M&G si aspetta un crollo del fiorino ungherese

Analisti, economisti, investitori e leader politici sono sempre più preoccupati per l’Ungheria, che deve fare i conti con una difficile situazione finanziaria e politica. Il debito pubblico, stimato a fine 2012 dal Fmi, è visto al 74% del pil a 75 miliardi di euro. Il debito sovrano magiaro è nelle mani delle banche nazionali, che a loro volte sono controllate in gran parte dagli istituti di credito dell’Europa occidentale. Secondo il team credit research di M&G, le probabilità di un nuovo crollo del fiorino ungherese sono in aumento.

Oltre al problema del debito sovrano e chiaramente del settore bancario, in caso di sell-off dei bond pubblici ungheresi, c’è poi quello della valuta nazionale. L’Ungheria non è un membro dell’Ue-17 e l’andamento del fiorino riflette lo stato di salute delle finanze pubbliche del paese. Di recente abbiamo visto come il fiorino crolla dopo stop al dialogo tra Ungheria e UE, a seguito del rafforzamento della politica autarchica del premier Viktor Orban.

Secondo gli esperti di M&G, il fiorino ungherese è da sempre stata una versione dell’euro ad alto beta, anche se l’euro non fallirà secondo Credit Suisse mentre l’Ungheria è a serio rischio bancarotta, soprattutto dopo che di recente Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano a BB e ha minacciato ulteriori downgrade in caso di peggioramento della situazione finanziaria del paese.

Sul forex il tasso di cambio Eur/Huf resta sopra quota 300, ma il 18 marzo scorso era salito fino a 318,50 ai massimi da fine gennaio 2012. Il cambio Usd/Huf, invece, quota tra 235 e 236 ma il 25 marzo ha toccato il massimo più alto da luglio 2012 poco sopra 238,50. Secondo M&G il fiorino potrebbe deprezzarsi ancora di più nelle prossime settimane.