Prosegue il trend discendente del tasso di cambio euro/dollaro, che ieri ha aggiornato i minimi a 4 mesi toccando quota 1,2828. Negli ultimi giorni, nonostante la forte pressione in vendita provocata dalle incertezze legate al salvataggio di Cipro e alla debolezza dell’economia europea, il cambio euro/dollaro è comunque riuscito a formare una zona di supporto molto solida tra 1,2840 e 1,2830. Su questi livelli sono sempre avvenute forti reazioni dei compratori, anche se non va escluso che già nelle prossime ore possa avvenire il breakout ribassista decisivo.
Forex
Guerra delle valute non esiste secondo Bernanke
Durante una conferenza alla London School of Economics, il governatore delle Federal Reserve – Ben Bernanke – ha affermato che non esiste alcuna guerra delle valute. In particolare il numero uno dell’istituto di Washington ha sotttolineato che gli Stati Uniti non hanno dato il via a nessuna guerra valutaria, mettendo in campo misure di politica monetaria espansive. Bernanke ha dichiarato che molte banche centrali di paesi sviluppati non stanno utilizzando strategie di politica monetaria accomodanti per svalutare la propria valuta, ma stanno mantenendo tassi bassi per rilanciare la crescita.
Cambio euro/dollaro sopra 1,30 dopo salvataggio Cipro
La nuova ottava sui mercati finanziari potrebbe rivelarsi migliore del previsto, grazie al piano di salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo. L’intesa è stata raggiunta questa notte e prevede un pacchetto di aiuti finanziari per la ristrutturazione del settore bancario cipriota. La piccola isola del Mediterraneo era finita sull’orlo del baratro proprio a causa della grave crisi del settore finanziario: i depositi bancari erano saliti fino a 7 volte il pil del paese, grazie ai rendimenti elevati sui conti e a una tassazione particolarmente favorevole.
Indice Ifo tedesco sotto le attese a marzo 2013
L’indice Ifo tedesco, che misura la fiducia sulle aspettative economiche in germania, è calato a sorpresa nel mese di marzo. La flessione è dovuta principalmente alla crisi di Cipro e all’incertezza politica in Italia. L’indice Ifo è sceso a 106,7 punti dai 107,4 punti di febbraio. Gli analisti finaziari si aspettavano un miglioramento a 107,6 punti. E’ la prima volta negli ultimi 5 mesi che avviene un calo dell’ifo tedesco. In attesa di conoscere il nuovo piano di salvataggio di Cipro, le borse europee tentano un leggero recupero dai minimi intraday.
Cambio euro/dollaro in trading range tra 1,2930 e 1,2880
Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi da diverse ore all’interno di un trading range compreso tra 1,2930 e 1,2880. La fase laterale dimostra come sul mercato ci sia molta incertezza, a causa della crisi di Cipro e della debolezza dell’economia europea. In attesa di conoscere ufficialmente il piano “B” d’emergenza che il governo cipriota sta per proporre a Ue e Fmi, sul forex la tensione resta alta con una prevalenza di vendite sulla moneta unica. Più tardi sarà pubblicato anche il dato sull’indice Ifo tedesco.
Euro sotto 1,29 dollari dopo dati macro europei deludenti
Falsa partenza per mercati europei, che accusano il colpo derivante dall’incertezza sul salvataggio di Cipro e dalla debolezza dei dati macroeconomici provenienti dai due principali paesi dell’area euro. Infatti, stamattina il dato flash del Pmi manifatturiero tedesco ha evidenziato a marzo un calo a 48,9 punti dai 50,3 punti di febbraio. Il ritorno sotto quota 50 indica una fase di contrazione dell’attività economica. In forte calo anche il settore dei servizi, con i nuovi ordini dimnuiti per la prima volta quest’anno a causa della debolezza della domanda proveniente dal Sud Europa.
Cambio euro/dollaro resta sotto 1,2950 dopo la Fed
Sui mercati finanziari resta l’incertezza legata alla sorte di Cipro, dopo che il governo di Nicosia ha respinto l’ipotesi di una tassazione dei risparmi per accedere agli aiuti finanziari di Ue e Fmi. Ora i negoziati stanno andando avanti e si aspetta un nuovo piano di salvataggio tra oggi e domani. Nel frattempo Cipro continua a trattare anche con la Russia. Ieri, però, è stata la giornata della Fed, che ha comunicato le proprie decisioni di politica monetaria. I tassi di interesse sono stati confermati intorno allo zero.
Euro scende sui minimi da quasi 4 mesi sul dollaro sotto 1,2850
La giornata di ieri è stata molto negativa per la moneta unica, finita sotto il tiro delle vendite a causa dell’incertezza legata al futuro di Cipro. Il Parlamento di Nicosia ho bocciato il piano anti-default proposto da Europa e Fmi con prelievo forzoso dai conti correnti. La notizia ha creato un aumento della tensione sui mercati europei, con decise vendite su borse e titoli di stato della periferia continentale. Sul forex l’euro è sceso sui minimi più bassi da fine novembre scorso a 1,2843 dollari.
Come funzionano i carry trade sullo yen
Da alcuni anni ormai esiste una forte correlazione inversa tra l’andamento dei mercati azionari e quello dello yen giapponese. La valuta nipponica è considerata, insieme al franco svizzero, al dollaro americano e alle valute dei paesi scandinavi, una valuta rifugio sui mercati internazionali. Quando c’è panico tra gli investitori quasi sempre si assiste a un rally dello yen, in quanto si va alla ricerca immediata di un porto sicuro. In realtà c’è anche un’altra motivazione alla base dei forti apprezzamenti della valuta nipponica in fasi di forte turbolenza dei mercati finanziari.
Euro resta debole nonostante Zew ai massimi da aprile 2010
L’effetto-Cipro continua a farsi sentire sul mercato dell’euro, che resta molto debole sul forex nonostante le buone indicazioni provenienti dall’indice Zew tedesco, che a marzo ha registrato un balzo fino a 48,5 punti battendo le stime degli analisti. Il valore dello Zew è tornato ai livelli di aprile 2010. Gli analisti stimavano una lieve diminuzione a 48,1 punti dai 48,2 punti di febbraio scorso. Tuttavia, l’euro resta ancora la valuta più venduta del momento, a causa delle tensioni create dal piano anti-default di Cipro con prelievo forzoso sui conti correnti.