Pil Usa debole, il dollaro spaventa il Forex

Buone notizie giungono dall’Euro, il quale è salito ai massimi delle ultime otto settimane nei confronti del dollaro statunitense debole durante la giornata di ieri.

Le cause di questa discesa del biglietto verde sono da ricercare nei dati provenienti dall’altra parte dell’oceano. Dati che parlano chiaro: l’economia statunitense ha diminuito il suo ritmo nel primo trimestre 2015, alimentando le attese che i tassi di interesse rimarranno a livelli minimi da record ancora a lungo.

Il cambio euro-dollaro EUR/USD ha fatto registrare dello 1.33% a quota 1.1127, il massimo dal 5 marzo, da quota 1.1007 di prima del rilascio del market mover .

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato che il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è cresciuto solo dello 0,2% nei primi tre mesi dell’anno, rallentando dall’aumento del 2,2% dell’ultimo trimestre del 2014. E’ il tasso di crescita più lento in un anno.
Il consensus previsto tra gli economisti era orientato ad rallentamento più moderato all’1,0%.

La spesa dei consumatori, che rappresenta circa il 70% dell’attività economica statunitense, è rallentata all’1,9% nel primo trimestre 2015, in forte calo dal 4,4% nel quarto trimestre 2014.

Il dato è giunto in una giornata in cui gli investitori attendono la dichiarazione deltasso di interesse della Federal Reserve – in pubblicazione alle ore 20.00 sulCalendario Economico di Forexinfo.it – ed eventuali segnali che possano suggerire quando avverà il primo passo per il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

La moneta unica ha ricevuto sostegno dai dati che hanno mostrato i prezzi al consumo tedeschi sono aumentare a un tasso annuo dello 0,4% nel mese di aprile, sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato, diminuendo le preoccupazioni per la minaccia di deflazione nell’area euro.