Previsioni Euro/Dollaro dopo elezioni Francia 2012

Patrice Hollande è il nuovo presidente della Repubblica francese: il settimo da quando nel 1965 l’elezione avviene con il suffragio universale e il secondo socialista 31 anni dopo Mitterrand. E’ stato eletto con il 51,9% dei voti, battendo al ballottaggio il presidente uscente Nicolas Sarkozy. La vittoria di Hollande apre nuovi scenari per la zona euro, visto che il neo-presidente francese intende perseguire maggiormente la strada della crescita mettendo in seconda fila l’indirizzo politico-finanziario impresso dalla Germania al resto dell’Europa con una ricetta fatta quasi esclusivamente di austerità.

Stamattina le borse europee hanno aperto in forte ribasso. Sul Forex l’euro ha aperto con ampi gap down, che non si vedevano dai tempi della crisi dei mutui subprime. Il tasso di cambio euro/dollaro, che venerdì aveva chiuso in area 1.3080, ha aperto questa notte poco sopra 1.30 per poi sprofondare velocemente a 1.2954, cioè il minimo più basso dallo scorso 26 gennaio.

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Tuttavia, la paura iniziale ha lasciato velocemente spazio a variabili prettamente tecniche. In effetti, l’eccesso di ipervenduto in apertura ha messo in moto la macchina degli acquisti e il cambio euro/dollaro è riuscito a rimbalzare con decisione dopo aver formato una lunga base accumulativa sui minimi intraday. Da area 1.2950 il cambio è salito fino a 1.3020, ma la sensazione è che nel breve termine possa essere raggiunta anche 1.3050.

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Nelle prossime ore è possibile scommettere su una chiusura completa del gap down, cioè i prezzi dovrebbero salire fino a 1.3080. Tuttavia, a quel punto verrà ingaggiata una battaglia fondamentale per le sorti del cambio nel breve periodo tra compratori e venditori: in caso di forti timori per il destino della zona euro e ritorno del clima di risk off, il cambio potrebbe nuovamente precipitare con target a 1.2950 prima e 1.2870 poi.