Oro segnale short se torna sotto 1.400 dollari

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Dopo alcuni giorni caratterizzati da un rimbalzo tecnico dei prezzi da 1.321 dollari a 1.439 dollari, l’oro sta sperimentando da questa mattina forti vendite che rischiano di far ripiombare il metallo giallo in una nuova fase discendente di breve periodo. Dopo che oro crolla a 1.321 dollari ai minimi da gennaio 2011 c’è stato un rimbalzo del 9% circa favorito dalle ricoperture delle posizioni short e dall’aumento delle posizioni net long al Comex da parte dei large traders. Gli hedge funds comprano oro dopo il crollo, ma il periodo negativo potrebbe proseguire.

Stamattina i prezzi sono scesi fino a 1.412 dollari, evidenziando un quadro tecnico nuovamente debole che potrebbe portare nelle prossime ore al breakout ribassista della soglia psicologica di 1.400 dollari. In caso di discesa decisa sotto 1.400 dollari potrebbe scattare un nuovo segnale short sull’oro. La maggior parte dei broker internazionali resta negativa sulle prospettive del metallo giallo, che paga anche la debolezza dei propri fondamentali (assenza di inflazione, possibile exit strategy della Fed, crollo della domanda).

Sono davvero poche le voci fuori dal coro. Qualche broker ritiene che alla fine l’oro si risolleverà, in quanto l’incertezza sui mercati finanziari e l’abbondanza di liquidità saranno due fattori-chiave che spingeranno nuovamente gli investitori a fare incetta di lingotti, attratti ora anche da prezzi molto più bassi rispetto ai mesi precedenti.

Tuttavia, secondo George Soros l’oro ha perso il suo status di bene rifugio, per cui ha minore appeal agli occhi degli investitori. Soros e gli specialisti di Goldman Sachs hanno profetizzato un crollo dell’oro, che si è già manifestato tra il 12 e il 16 aprile. Tuttavia, la sensazione è che il trend ribassista non abbia concluso la sua inarrestabile marcia: i prezzi potrebbero scendere fin sotto 1.300 dollari nelle prossime settimane.