BP gli azionisti si ribellano

Il gigante Canadese BP sta affrontando una grande crisi per colpa degli azionisti finanziari che si stanno ribellando alle preoccupazioni ambientali, riguardanti al progetto delle riserve petrolifere del Canada.
Sono circa 140 gli investitori istituzionali e privati che sono stati tenuti a sostenere una risoluzione del problema presso la società AGM di Londra che chiedeva una risoluzione immediata dei piani.

Ma BP si oppone a questi piano siccome , secondo fonti interne alla società petrolifera ,sono già state prese misure mitigatorie per risolvere il problema ambientale.
Secondo l’azienda il progetto SunRise con il Canada’s Husky Energy è meno dannoso rispetto agli altri progetti tradizionali, ed è stato un progetto aperto circa le intenzioni societarie.



GP oltre a essere ossessionata dagli azionisti lo è anche dai continui aumenti di stipendio del direttore Generale che questo mese ha aumentato il propio stipendio del 44%.

Le vaste riserve di petrolio presenti nel Nord-Est del Alberta sono le maggiori riserve petrolifere del mondo seconde solo a quelle dell’Arabia saudita.
Secondo gli ambientalisti questo nuovo modello di estrazione farebbe si che ci siano notevoli quantità di emissione di carbonio.

Gli azionisti di BP stanno per votare una risoluzione speciale che obbligherà la compagnia petrolifera a riferire gli azionisti su eventuali pericoli economici, finanziari e ambientali.
Alcuni azionisti temono questi rischi ambientali che potrebbero portare la compagnia a bloccare l’estrazione del petrolio dal secondo più grande giacimento di petrolio al mondo.