Il tasso di cambio euro/dollaro sta salendo con decisione dopo la pubblicazione del dato relativo all’indice Ifo tedesco a novembre. Il risultato è migliore di quello mostrato il mese precedente e anche nettamente superiore alle attese degli analisti. A ottobre l’indice Ifo business climate era stato pari a 100 punti, ma ora è salito a 101,4 punti oltre le stime di consensus (99,6 punti). Il buon dato macro tedesco ha messo il turbo all’euro sui mercati valutari, mentre le borse europee sono tutte in calo a causa dell’impasse sul nuovo bilancio Ue.
Macro Economia
Andamento mercato immobiliare terzo trimestre 2012

Se si considera solo il settore residenziale, il calo registrato nel periodo di riferimento è stato del 26,8%, mentre per quanto riguarda gli altri settori il segmento del commerciale ha perso il 29,7% delle transazioni, il settore del terziario il 27,6% e il settore produttivo il 25,9%.
Cambio euro/dollaro vicino a 1,29 su imminente accordo sulla Grecia
Prosegue la risalita del tasso di cambio euro/dollaro, che questa mattina ha toccato un top intraday a 1,2883 salendo così sui livelli più alti delle ultime due settimane. La risalita dei prezzi è iniziata dieci giorni fa, quando il cambio toccò un nuovo minimo a due mesi a 1,2661. Da allora il cambio ha recuperato molto bene, guadagnando l’1,7%. A favorire la risalita del cambio è l’accordo imminente sulla Grecia, che dopo le recenti riunioni straordinarie dell’Eurogruppo dovrebbe finalmente ricevere nuovi aiuti finanziari per evitare la bancarotta.
Pmi manifatturiero cinese supera 50 a novembre 2012
Erano ormai diverse settimane che arrivavano indicazioni positive dai principali indicatori macro cinesi. Oggi c’è stata la conferma che l’economia cinese sta tornando a crescere a ritmi elevati, dopo oltre un anno di rallentamento. Infatti, secondo quanto emerge dalla stima flash dell’indice Pmi manifatturiero elaborato da HSBC, a novembre c’è stato un balzo dell’indice a 50,4 punti dai 49,5 punti di ottobre (dato definitivo). Superata, dunque, la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento.
Settore utilities europeo in seria difficoltà

Questo ha portato alcune banche d’affari ha rivedere la loro valutazione su alcune delle più importante aziende energetiche del Vecchio Continente. Al riguardo ricordiamo il taglio attuato da Moody’s su Enel, il cui rating a lungo termine è stato portato da Baa1 a Baa2 con outlook negativo, e il downgrade di UBS sulla tedesca Rwe e sulla francese Edf.
Cambio euro/dollaro sotto 1,28 dopo downgrade Francia
La notizia del downgrade di Moody’s sul rating della Francia, che perde così il giudizio “Aaa”, ha rallentato la spinta al rialzo presente da un paio di giorni sul cambio euro/dollaro che stamattina è tornato a mostrare una quotazione inferiore a 1,28, dopo che ieri era salito fino a 1,2819. La Francia è stata bocciata da Moody’s al livello “Aa1” con outlook negativo. Il declassamento del dbeito sovrano transalpino potrebbe avere riflessi negativi sul cambio euro/dollaro, ma più in generale sull’intero mercato dell’euro.
Svalutazione dello yen su imminente cambio governo giapponese
Solo due giorni fa lo yen era ancora uno schiaccia-sassi sui mercati valutari internazionali. Poi ha improvvisamente invertito la rotta ed è iniziata una vera e propria svalutazione della moneta nipponica contro le major currencies. A far crollare clamorosamente la quotazione dello yen è la possibilità che alle elezioni anticipate di metà dicembre prossimo possa formarsi un nuovo governo, con a capo il Liberal Democratic Party (Ldp) guidato da Shinzo Abe. Il partito è attualmente all’opposizione, ma in caso di vittoria è pronto a cambiare le strategie di politica monetaria della Bank of Japan.
Previsioni Euro/Dollaro 15 novembre 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro sta provando a imbastire un rimbalzo tecnico di breve periodo, dopo aver accusato pesanti perdite nelle ultime due settimane. Due giorni fa il cambio aveva toccato il minimo più basso degli ultimi due mesi a 1,2661, ma ieri è riuscito a rimbalzare toccando quota 1,2778. Il lieve miglioramento del quadro tecnico sembra, però, soltanto un movimento correttivo lungo un trend ribassista di breve-medio periodo, che ha portato nell’ultimo mese a una perdita del 3,7%. Stamattina, poco dopo l’apertura delle borse europee, la quotazione di euro/dollaro è di 1,2745.
Quotazione Yen crolla su attesa nuovi interventi BOJ
Sullo yen incombeva da giorni un fiscal cliff à la giapponese, all’indomani dei dati sul pil che avevano evidenziato un crollo dello 0,9% su base trimestrale e del 3,5% su base annuale (il dato peggiore da marzo 2011). I partiti di governo e di opposizione giapponesi hanno trovato un accordo per approvare in parlamento entro fine mese una legge per finanziare il deficit di bilancio e per evitare che il paese si ritrovi clamorosamente senza soldi a fine novembre.
Euro/Dollaro tocca minimo a due mesi a 1,2661
Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso nella seduta di ieri sui minimi a due mesi a 1,2661, evidenziando ancora una volta la presenza di un forte trend ribassista di breve periodo. Il cambio ha accelerato al ribasso nell’ultima settimana, a seguito della perdita dell’importante supporto di 1,28. Dai top di metà ottobre toccati in area 1,3140, il cambio euro/dollaro è arrivato a perdere il 3,79%. A deteriorare il quadro tecnico del cambio sono stati finora diversi fattori, legati soprattutto a variabili di tipo macroeconomico.