
Questo è possibile grazie alla riduzione del debito e alla visibilità sulla crescita attesa per l’anno prossimo, non a caso Equita Sim ha alzato le stime sul dividendo 2010 a 41,7 centesimi per azione.
Questo è possibile grazie alla riduzione del debito e alla visibilità sulla crescita attesa per l’anno prossimo, non a caso Equita Sim ha alzato le stime sul dividendo 2010 a 41,7 centesimi per azione.
Nelle scorse ore a far parlare molto sono stati i rumor di M&A nel settore beverage, infatti secondo le solite indiscrezioni ci sarebbe stata un’offerta di 2,7 miliardi di dollari australiani da parte del fondo di private equity Cerberus per l’acquisizione del business del vino del gruppo australiano Foster’s Group.
Questa operazione fa parte del piano del governo russo da 200 miliardi di euro in 25 anni, di valorizzare la penisola Yamal-Nenets, affacciata sull’Artico, come riportato da un importante quotidiano russo.
La nuova commessa di Selex Galileo prevede la fornitura di sistemi di protezione Praetorian Defensive Aids Sub System (Dass) per la Tranche 3A dei velivoli Eurofighter.
Negli ultimi anni soprattutto si è registrato un aumento incredibile nella divisione dei giochi per smartphone, coincisa con l’arrivo dell’iPhone di Apple, che ha cambiato le carte in tavola, facendo degli smartphone anche delle console di gioco.
Bulgari, che recentemente è stato inserito nella lista dei titoli europei con il maggiore potenziale di crescita, grazie alla tenuta del supporto grafico posto a quota 5,7 euro per azione, è riuscito a mettere a segno uno spunto rialzista, che ha portato le quotazioni del titolo appunto fino a quota 6,16 nei giorni scorsi.
Questa acquisizione potrebbe inoltre essere molto importante per Sisal anche per fare quel salto di qualità più volte auspicato dai suoi azionisti, cioè il fondo di private equity americano Apax e quello italiano Clessidra, seppure in parte minore.
Il gruppo americano ha rifiutato l’offerta del colosso farmaceutico francese, che sabato scorso aveva avanzato un’offerta da 18,5 miliardi di dollari, vale a dire 69 dollari per azione.
La società italiana impegnata nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, con rating buy di Ubs, ha chiuso la prima metà dell’anno con un utile di pertinenza netto pari a 56,2 milioni di euro, in crescita del 6%.
In questo modo Generali ha evitato il rischio di mettere a segno una pericolosa discesa oltre i minimi dell’anno, sotto quota 13,50 euro per azione.