Azioni Bpm consigliata la vendita da Citigroup

A Piazza Affari la quotazione Banca Popolare di Milano segna stamani una flessione di oltre tre punti percentuali a quota 1,498 euro, viaggiando quindi in controtendenza rispetto al rialzo registrato ieri dopo il no all’aumento delle deleghe arrivato dall’assemblea straordinaria.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo è stata soprattutto la valutazione negativa arrivata poche ore fa da Citigroup, che ha comunicato di aver rivisto al ribasso il target price da 2 a 1,40 euro, confermando al contempo il giudizio negativo “sell”.


La decisione di abbassare il prezzo obiettivo sul titolo ha seguito il taglio delle stime Eps 2011, 2012 e 2013 del 3% circa, in particolare le previsioni relative all’utile per azioni del 2011 sono state portate a 0,26 euro, quelle relative al 2012 a 0,35 euro e quelle riguardanti il 2013 a 0,45 euro.

Le motivazioni che hanno spinto la banca d’affari ad esprimere una valutazione negativa sul titolo Bpm sono diverse. Il taglio delle stime e il conseguente abbassamento del prezzo obiettivo si sono resi necessari soprattutto alla luce del recente trend registrato dal settore e del recente aumento di capitale, nonchè della decisione dell’assemblea di non aumentare le deleghe respingendo così la proposta avanzata da Bankitalia per ridurre l’influenza dei soci dipendenti sulla banca. A tutto ciò bisogna poi aggiungere la performance negativa registrata dalla quotazione nel corso degli ultimi mesi, basti pensare che dall’inizio dell’anno ad oggi la quotazione Bpm ha perso in Borsa il 41,42%.