Cambio euro/dollaro sfiora 1,29 in attesa non-farm payrolls

Il tasso di cambio euro/dollaro è in forte calo anche questa mattina, dopo che ieri ha perso lo 0,9% circa passando da area 1,3080 a 1,2950 nella giornata in cui la BCE ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nella zona euro allo 0,75%. Stramattina continuano le vendite sulla moneta unica europea contro le principali monete estere. Il cambio euro/dollaro quota attualmente sui minimi di giornata, appesantito anche dal rischio politico in Italia e dal taglio delle stime sul pil tedesco della Bundesbank.

Previsioni cambio euro/dollaro 7 dicembre 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro è stato interessato ieri da una forte discesa delle quotazioni, che sono passate in una sola seduta da 1,3086 a 1,2950. Stamattina il ribasso sta proseguendo, a seguito del breakout del supporto di 1,2950. I prezzi sono scesi a 1,2928, sui minimi più bassi degli ultimi sette giorni. Il crollo dell’euro, che sta perdendo quota anche contro le altre major currencies, arriva dopo la decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse allo 0,75%. Intanto, Mario Draghi ha affermato che nel 2013 potrebbe esserci una leggera ripresa dell’economia.

Grecia bocciata da Standard & Poor’s a default parziale

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito della Grecia di lungo periodo a “SD” (selected default), ovvero default parziale, dalla precedente valutazione di “CCC”. Il nuovo giudizio è appena un gradino sopra il livello “D”, ovvero default totale. Il rating “SD” indica che è in corso un default selettivo, ovvero sono venute meno le garanzie su determinate obbligazioni ma non su tutte. Insomma, ci troviamo sempre dinanzi a un paese in bancarotta, ma il default è limitato a determinati titoli e non si protrae nel tempo.

Bce lascia tassi invariati allo 0,75% a novembre 2012

Come ampiamente previsto dagli analisti, nel corso della riunione di politica monetaria tenuta questa mattina, il Consiglio direttivo della Bce, ad un anno dall’insediamento di Mario Draghi nei panni di presidente, ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,75%.

La decisione presa oggi dall’Eurotower, come anticipato, è in linea con le previsioni degli analisti, i quali attendono ora con ansia la consueta conferenza stampa tenuta da Draghi dopo ogni riunione mensile.

Previsioni tassi di interesse Bce novembre 2012

La maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che in occasione della consueta riunione di politica monetaria della Bce in programma per domani, il Consiglio direttivo dell’istituto con sede a Francoforte manterrà invariati i tassi di interesse allo 0,75%.

Tra questi figurano gli analisti di Citigroup, secondo cui in occasione della riunione di domani, che tra le altre cose celebrerà il primo anno di Mario Draghi alla guida dell’Eurotower, la Bce non modificherà i tassi di riferimento e non introdurrà nuove misure non standard.

Previsioni tassi di interesse Bce agosto 2012

In occasione della consueta riunione di politica monetaria tenuta a luglio, la Banca centrale europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli dall’1% allo 0,75%, nuovo record minimo.

Durante la consueta conferenza stampa che segue la riunione, il presidente Mario Draghi non ha fornito indicazioni sulle prossime mosse della Bce, motivo per il quale le opinioni degli analisti al riguardo appaiono piuttosto discordanti.

Taglio tassi di interesse a luglio 2012 secondo gli analisti

La decisione di non attuare alcun taglio ai tassi di interesse presa dalla Bce durante la riunione dello scorso giugno ha deluso le aspettative degli analisti, che al contrario prevedevano un taglio alla luce del peggioramento dello scenario macroeconomico a livello europeo.

Per questo motivo, dunque, la maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che il taglio atteso lo scorso mese verrà attuato domani, in occasione della riunione di politica monetaria di luglio.

Taglio tassi Bce a luglio 2012 secondo Intesa Sanpaolo

Nel corso della riunione di politica monetaria di giugno, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento all’1%, disattendendo le aspettative di chi aveva invece previsto un taglio di un quarto di punto percentuale.

Nonostante questa decisione, nel corso della consueta conferenza stampa, Mario Draghi ha confermato che durante gli ultimi mesi si è ulteriormente complicata e aggravata la situazione economica del Vecchio Continente, soprattutto a causa delle forti difficoltà che Spagna e Grecia stanno incontrando nel processo di ristrutturazione del debito.

Bce lascia tassi invariati all’1% a giugno 2012

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, nel corso della riunione di politica monetaria tenuta oggi, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse all’1%, disattendendo quindi le previsioni di una parte di analisti, che aveva invece previsto un taglio di un quarto di punto percentuale a causa dell’ulteriore peggioramento del contesto economico a livello europeo causato soprattutto dalle difficoltà di Grecia e Spagna.

Quest’ultima, ricordiamo, per la prima volta ha chiesto espressamente un aiuto all’Europa per salvare le sue banche. Si ritiene inoltre che analoga richiesta potrebbe arrivare da Cipro e dalla Grecia.