Fine della corsa per i titoli di stato secondo Bill Gross (Pimco)

bill gross pimco

Il rally dei titoli di stato inizia a preoccupare money manager, economisti e banchieri che temono lo scoppio di una bolla, con il conseguente crollo delle quotazioni come avvenne già nel 1994. Il dito viene puntato contro la politica monetaria ultra-espansiva della Fed, fatta di tassi a zero e di stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese. La disaffezione verso la politica monetaria adottata da Bernanke è in costante aumento. Ora anche gli hedge funds sembrano voler voltare le spalle alla Fed.

L’eventualità di una exit strategy, ovvero di un graduale ritorno alla normalità con una politica monetaria più convenzionale e restrittiva, sembra essere ancora molto lontana. I gestori di fondi iniziano ad averne abbastanza, tanto che Stanley Druckenmiller ha etichettato la politica monetaria della Fed come la “più inappropriata della storia”. A rincarare la dose ci ha pensato Bill Gross, guru di Pimco, il più grande gestore di fondi obbligazionari al mondo.

BLACKROCK CONSIGLIA DI INVESTIRE ANCORA IN HIGH-YIELD BOND

Gross ha dichiarato che la politica di Bernanke è semplicemente “folle”, tanto che è sempre più forte il rischio bolla speculativa sui titoli di stato. Secondo il super-gestore di Pimco, il ciclo rialzista trentennale dei titoli di stato sarebbe ormai giunto al termine. Secondo rumors, Pimco avrebbe già smesso di comprare bond pubblici americani sul finire di aprile aspettandosi un crollo delle quotazioni nelle prossime settimane.

TITOLI DI STATO AREA EURO IN “BULL MARKET”

I tassi a zero un po’ dappertutto e i continui quantitative easing delle principali banche centrali mondiali, che dal 2007 ad oggi hanno già immesso nel sistema più di 22mila miliardi di dollari, stanno spingendo i rendimenti su valori sempre più bassi, ormai non riuscendo nemmeno più a coprire il tasso di inflazione. Se a questo si aggiunge la manipolazione dele valute (Giappone docet), il mix diventa esplosivo e potenzialmente catastrofico per gli investitori in titoli di stato.