L’investimento sulle obbligazioni resta uno dei più interessanti degli ultimi anni. Nel comparto obbligazionario c’è una nicchia che sta sovraperformando il settore, con un rendimento medio anno del 22% ormai da 4 anni. Si tratta degli high-yield bond, ovvero le obbligazioni societarie ad alto rendimento che presentano potenziali rischi maggiori rispetto ai titoli di stato o alle obbligazioni corporate con rating elevato. Secondo BlackRock non è arrivato ancora il momento di uscire da questa nicchia del mercato dei bond, nonostante il rally sia diventato sempre più robusto nelle ultime settimane.
A spingere in modo così consistente i prezzi verso l’alto è l’enorme massa di liquidità immessa sul mercato dalle banche centrali di tutto il mondo negli ultimi 4 anni, che hanno favorito l’investimento anche in quei titoli più rischiosi, spesso denominati anche “junk” (spazzatura). Secondo Jim Keenan, responsabile del leverage finance di BlackRock, gli high-yield bond non sono ancora sopravvalutati e meritano un posto di rilievo nei portafogli degli investitori.
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L’esperto della casa di investimenti americana elenca tre motivi alla base di questa scelta. In primis Keenan ricorda che i prezzi dei bond ad alto rendimento sono vicini ai massimi storici non perché il proprio mercato è sopravvalutato bensì perché i tassi sui Treasuries americani sono praticamente ai minimi di sempre. Secondo il gestore il secondo motivo è riconducibile alla migliore gestione del debito aziendale.
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Questa condizione implica un minore rischio di default per quei bond a basso rating, per cui gli investitori vengono adeguatamente ricompensati. Infine, l’esperto sottolinea che i rendimenti di molti investimenti considerati “sicuri” non ricompensano al meglio gli investitori, a caccia di rendimento con tassi di mercato ai minimi storici.