euro-dollaro

Euro sotto 1,3040 dollari con sussidi Usa ai minimi da 5 anni

euro-dollaro

La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’annuncio della Bce del nuovo livello dei tassi di interesse nell’area euro. Il tasso Refi è sceso sul nuovo minimo storico dello 0,5%, a seguito del taglio di un quarto di punto effettuato dall’Eurotower. Si tratta della prima modifica dei tassi dell’anno, che in realtà arriva dopo ben dieci mesi di immobilismo. Sul forex grande volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro che, dopo l’ascesa fino a 1,3220 circa, è crollato fin sotto 1,3040.

Euro in rialzo grazie a forte calo degli spread

euro3

Il momento molto positivo del mercato obbligazionario europeo, favorito dall’eccezionale liquidità presente nel sistema e indirizzata alla ricerca di rendimenti “reali” positivi, sta sostenendo le quotazioni della moneta unica nonostante le indicazioni provenienti dai dati macroeconomici siano tutt’altro che positive. Gli ultimi market mover tedeschi hanno ormai fatto pendere l’ago della bilancia verso un imminente taglio del costo del denaro da parte della Bce, allo scopo di risollevare l’anemica economia dell’eurozona. La Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas, anche se qualche broker non è d’accordo.

Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas

bce

Tra gli analisti finanziari inizia ad esserci sempre più la convinzione che la Bce possa alla fine decidere di tagliare il costo del denaro nell’eurozona già dalla prossima riunione del 2 maggio, dopo aver lasciato intendere durante lo scorso meeting che c’era la possibilità di agire in caso di peggioramento dell’economia. Astrid Schilo, economista per Exane Bnp Paribas, si aspetta che la Bce taglierà i tassi a inizio maggio dopo l’ultimo trimestre particolarmente deludente per l’attività economica nell’area euro.

euro-dollaro

Euro a 1,30 dollari in attesa indice IFO tedesco

euro-dollaro

Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi intorno a 1,30, in attesa della pubblicazione del dato relativo all’indice IFO tedesco. Ieri euro scivola sotto 1,30 dopo Pmi tedesco deludente, con i prezzi che hanno toccato il minimo più basso delle ultime due settimane a 1,2972. Il cambio euro/dollaro, però, non ha approfondito il ribasso, nonostante iniziano a diventare sempre più insistenti le voci relative a un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Bce nella riunione di maggio.

euro-dollaro

Cambio euro/dollaro in trading range tra 1,31 e 1,30

euro-dollaro12

Nelle ultime ore il forex è stato molto influenzato dalla riunione del G-20 in corso a Washington, dove oggi chiude la seconda giornata di lavori per i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali. Il tasso di cambio euro/dollaro ha cominciato a muoversi in trading range tra area 1,31 e 1,30. Due giorni fa euro crolla a 1,30 dopo parole di Weidmann (Bundesbank), ma riesce a rimbalzare appoggiandosi sul supporto-chiave fino a sfiorare quota 1,31. Ieri i prezzi sono saliti fino a 1,3095.

Euro crolla a 1,30 dollari dopo parole di Weidmann (Bundesbank)

bundesbank weidmann

Il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann, ha catturato l’attenzione degli investitori internazionali con una serie di dichiarazioni riportate sul Wall Street Journal. Gli effetti sono stati negativi sia per le borse sia per la moneta unica. Secondo il presidente della Buba, la crisi dell’eurozona non sarà superata prima di dieci anni. Il pensiero di Weidmann fa da contraltare alle dichiarazioni di molti altri policy maker europei, che vedono la crisi del debito ormai alle spalle. Le borse europee hanno inanellato pesanti perdite.

euro-dollaro

Euro sale a 1,32 dollari ai massimi da febbraio

euro-dollaro

Continua il buon momento per la moneta unica sui mercati valutari internazionali, nonostante ieri l’indice Zew tedesco abbia sorpreso negativamente gli analisti finanziari con un risultato decisamente inferiore alle attese. Secondo molti analisti valutari la manovra monetaria BoJ spinge l’euro al rialzo, in quanto c’è così tanta liquidità nel sistema che viene dirottata un po’ su tutti gli asset più rischiosi, in quanto si possono ottenere rendimenti più alti. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato quota 1,32, ai massimi da fine febbraio scorso.

Manovra monetaria BoJ spinge l’euro al rialzo

Il mercato valutario è senza dubbio quello più frizzante in questa fase, caratterizzata da un costante interventismo delle banche centrali. La leva monetaria è lo strumento più in voga del momento: già dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008 Fed, BoE, Bce e BoJ hanno immesso nel sistema una montagna di liquidità per evitare il peggio, ma allo stesso tempo hanno dato vita a una “guerra valutaria” dove vince chi riesce a svalutare di più la propria moneta. Il Giappone sta facendo la parte del leone.

Euro verso 1,3050 dollari in attesa Eurogruppo

Stamattina sono scattate le prese di beneficio sui mercati azionari europei, che fanno seguito al calo di Tokyo. Sul forex le vendite hanno colpito la moneta unica, che ieri era riuscita a toccare il massimo più alto da oltre un mese a 1,3138 sul dollaro americano e il top da tre anni sullo yen poco sopra 131. Ora il tasso di cambio euro/dollaro è in deciso calo. I prezzi sono tornati sotto 1,31 e hanno già toccato un minimo intraday a 1,3061. Il prossimo obiettivo tecnico è posto a 1,3050.

Euro ai massimi delle ultime 4 settimane a 1,3060 dollari

Stanotte il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato il massimo più alto delle ultime 4 settimane a 1,3063, superando temporaneamente l’area di resistenza giornaliera di 1,3050. In effetti, dopo il breakout rialzista dei prezzi, il cambio ha cominciato a perdere momentum fino ad arretrare in area 1,30. Il ritorno delle quotazioni sulla soglia psicologica di 1,30 sarà un test molto importante. La tenuta di quest’area consentirà verosimilmente ai prezzi di riprendere la marcia rialzista nel breve periodo, ma una discesa sottto 1,30 potrebbe far scattare forti vendite.