Tre mesi per salvare l’euro secondo George Soros

La crisi dell’euro continua a preoccupare gli investitori di tutto il mondo, in quanto un’eventuale spaccatura della zona euro potrebbe avere ripercussioni molto negative su tutto il sistema economico e finanziario mondiale. Il rischio di una disintegrazione della moneta unica europea è stato di recente preso in considerazione anche dai vertici europei, come Josè Manuel Barroso e Olli Rehn, mentre sono molti i paesi (ma anche grandi multinazionali) che stanno già effettuando simulazioni e stress test in caso di ritorno alle vecchie monete nazionali.

Perché la Grecia può uscire dall’euro nel 2012

Il governatore della Banca Centrale greca, George Provopoulos, ritiene che chi andrà alla guida del paese dopo le elezioni anticipate del 6 maggio prossimo non dovrà apportare una benchè minima deviazione al programma di austerità concordato con Ue, Fmi e Bce. Il rischio sarebbe quello di un’uscita della Grecia dall’euro. L’autorità monetaria centrale greca non prevede miglioramenti per l’economia. Secondo la Bank of Greece, la recessione nel 2012 sarà più accentuata rispetto alle precedenti previsioni. Si stima, infatti, una contrazione del 5% del pil e non del 4,5%.

Previsioni Euro/Dollaro 11 aprile 2012

Ieri è stato un “martedì nero” per i mercati finanziari, in particolare le borse europee tornate sotto il tiro della speculazione internazionale a causa dei problemi relativi al debito sovrano della periferia continentale (Spagna e Italia in primis). In particolare la borsa di Milano ha perso il 5%, ma anche Parigi ha accusato un calo superiore al 3%. Volano gli spread sovrani: il contesto di risk off spinge lo spread Bonos-Bund a 430 punti base e Btp-Bund a 404. Oggi grande attesa per l’asta da 11 miliardi di euro dei BoT a 3 e 12 mesi.