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Cosa succede al cambio euro-dollaro?

Il cambio tra l’euro e il dollaro ha toccato i livelli minimi, è arrivato sotto quota 1.11 nella sessione odierna. Il momento negativo che circonda l’euro rischia di far mal interpretare quello che accadrà. 

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Forex e Trading, le aspettative nei confronti della Fed

Guardando ai market mover della settimana è facile notare che il presidente della Fed, Janet Yellen, dominerà la scena: la politica monetaria sarà ancora una volta al centro dei movimenti nel mercato delle valute. Ma c’è di più. Insieme alla banca centrale degli Stati Uniti, annunceranno la decisione sui tassi di interesse e rilasceranno dichiarazioni di politica monetaria anche le banche centrali di Regno Unito, Giappone e Svizzera.

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EUR/USD al 6 dicembre 2013

Photo Credits - PHILIPPE LOPEZ - AFP - Getty Images - 186383887Le previsioni forex della prima settimana di dicembre avevano già fatto capire come sarebbe partito l’ultimo mese dell’anno. Ed ecco le prime notizie che si vanno a confermare. L’EUR/USD ha ripagato tutti gli utenti che hanno saputo attendere abbattendo la resistenza a 1,3653. Questa è l’ultima novità nel medesimo campo, un annuncio che in molti attendevano da qualche giorno.

Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi sfiora 1,28

Prosegue il trend discendente del tasso di cambio euro/dollaro, che ieri ha aggiornato i minimi a 4 mesi toccando quota 1,2828. Negli ultimi giorni, nonostante la forte pressione in vendita provocata dalle incertezze legate al salvataggio di Cipro e alla debolezza dell’economia europea, il cambio euro/dollaro è comunque riuscito a formare una zona di supporto molto solida tra 1,2840 e 1,2830. Su questi livelli sono sempre avvenute forti reazioni dei compratori, anche se non va escluso che già nelle prossime ore possa avvenire il breakout ribassista decisivo.

Grecia bocciata da Standard & Poor’s a default parziale

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito della Grecia di lungo periodo a “SD” (selected default), ovvero default parziale, dalla precedente valutazione di “CCC”. Il nuovo giudizio è appena un gradino sopra il livello “D”, ovvero default totale. Il rating “SD” indica che è in corso un default selettivo, ovvero sono venute meno le garanzie su determinate obbligazioni ma non su tutte. Insomma, ci troviamo sempre dinanzi a un paese in bancarotta, ma il default è limitato a determinati titoli e non si protrae nel tempo.

Quali valute comprare e quali vendere a dicembre 2012

Novembre è ormai agli sgoccioli e gli investitori sono pronti a far ruotare eventualmente il loro portfolio valutario. Ma dove è opportuno investire a dicembre 2012? Il mercato forex resta molto influenzato più dalle correlazioni intermarket che dai fondamentali economici delle principali aree monetarie. Ciò è vero soprattutto da quando la crisi dei debiti sovrani della zona euro è tornata sotto controllo. Negli ultimi due mesi il trend del cambio euro/dollaro è stato poco definito e caratterizzato per lo più da mini-rally al rialzo e al ribasso.

Pmi manifatturiero cinese supera 50 a novembre 2012

Erano ormai diverse settimane che arrivavano indicazioni positive dai principali indicatori macro cinesi. Oggi c’è stata la conferma che l’economia cinese sta tornando a crescere a ritmi elevati, dopo oltre un anno di rallentamento. Infatti, secondo quanto emerge dalla stima flash dell’indice Pmi manifatturiero elaborato da HSBC, a novembre c’è stato un balzo dell’indice a 50,4 punti dai 49,5 punti di ottobre (dato definitivo). Superata, dunque, la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento.

Quali valute comprare e quali vendere a novembre 2012

Ottobre sta per essere archiviato, così investitori e money manager già pensano alle prossime mosse da effettuare sul proprio portfolio valutario per il mese successivo. L’euro sta per chiudere positivamente il mese contro dollaro, yen e sterlina. Ai valori correnti, ovvero circa 1,3010, l’euro ha guadagnato l’1,25% da inizio mese contro il biglietto verde, mentre rispetto allo yen la performance positiva raggiunge il 3,6%. Bene anche euro contro sterlina, per un rendimento dell’1,5%. Lo yen sembra la valuta più in difficoltà a partire da fine luglio scorso.

Euro/Dollaro ai minimi da due anni

Venerdì il tasso di cambio euro/dollaro è crollato dopo la pubblicazione del dato dei non-farm payrolls, che è risultato inferiore alle attese. Stamattina i prezzi sono scesi fino a 1,2255, aggiornano i nuovi minimi da luglio 2010. Il crollo dei prezzi è la conseguenza del forte clima di incertezza presente sui mercati, soprattutto dopo la minaccia – neppure tanto velata – della Finlandia di abbandonare l’euro se si dovesse proseguire sulla strada dello scudo anti-spread, come chiesto invece da Italia, Spagna e Francia.

Previsioni cambio Euro/Dollaro 5 luglio 2012

Oggi è una seduta particolarmente importante sui mercati, in quanto scenderanno in campo le due principali istituzioni finanziarie del vecchio continente. Prima sarà la volta della Bank of England, che alle ore 13 comunicherà la propria decisione sui tassi nel Regno Unito (attesi fermi allo 0,5%); poi toccherà alla BCE (ore 13,45) decidere il nuovo livello dei tassi nella zona euro. Gli analisti si aspettano un taglio del costo del denaro di un quarto di punto, dall’1% allo 0,75%.