Cambio euro-dollaro torna a 1,3250 dopo decisioni della FED

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Ieri sera il mercato forex è stato scosso dalle decisioni in materia di politica monetaria della FED, ovvero la Banca Centrale degli Stati Uniti d’America. L’istituto monetario di Washington ha deciso di confermare i tassi di interesse nel range compreso tra lo 0% e lo 0,25%, sui livelli più bassi di sempre. Dalla conferenza stampa del governatore Ben Bernanke sono emerse indicazioni fondamentali per gli investitori su ciò che ha intenzione di fare la FED nei prossimi mesi. Bernanke ha infatti tracciato la road map della exit strategy della FED.

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Euro/Dollaro a 1,3370 sui massimi delle ultime 16 settimane

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Non si ferma il rally dell’euro sui mercati valutari. L’exploit della moneta unica è piuttosto singolare, in quanto sta avvenendo in una fase di mercato in cui l’avversione al rischio è in deciso aumento. Basta osservare l’andamento dle borse europee e la risalita degli spread sovrani. Senza contare i timori legati al giudizio della Corte di Karlsrue sulla legittimità del piano OMT della Bce (scudo anti-spread), che finora è stato fondamentale per tenere a bada la speculazione internazionale da eventuali nuovi attacchi sul debito pubblico dei paesi europei più deboli.

Cambio dollaro/yen perde quota 100 ai minimi da 4 settimane

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Il tasso di cambio dollaro/yen è tornato sotto quota 100 per la prima volta dallo scorso 9 maggio. Il cross Usd/Jpy è crollato fino a 98,85, sui livelli più bassi da oltre 4 settimane. Il dollaro crolla sul forex dopo Ism manifatturiero deludente: il sell-off generalizzato del biglietto verde ha spinto il cambio sotto la soglia psicologica di 100, creando i presupposti per una robusta correzione dei prezzi. Tuttavia, stamattina il Nikkei ha chiuso con un rialzo del 2% e ha favorito il ritorno del cambio sopra quota 100.

Euro ai massimi da tre settimane sopra 1,3050 dollari

Europe Wrestles With Debt Crisis

Nonostante il rallentamento dei mercati finanziari e il minore appetito per il rischio sperimentato negli ultimi giorni, l’euro sembra essere sempre più tonico sui mercati valutari grazie soprattutto all’improvviso crollo generalizzato del dollaro americano e da alcuni complessi meccanismi di correlazione tra le valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito fino a 1,3060, toccando il massimo più alto delle ultime tre settimane. Il cross Eur/Usd è riuscito a superare la resistenza-chiave di 1,30, che in precedenza aveva giocato un ruolo fondamentale nella tenuta del bearish trend.

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Euro trova solida resistenza tra 1,2950 e 1,30 dollari

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Sul mercato forex stiamo assistendo a una fase di elevata volatilità, generata dalla confusione sulle strategie di politica monetaria della Fed e dal clamoroso tracollo della borsa giapponese. Con un dollaro in frenata su incertezza piano QE, sul forex l’euro sta provando ad approfittarne per venir fuori dalle “zone pericolose” costituite dai supporti di breve termine di 1,2820 – 1,28 dollari. Stamattina le borse europee hanno rivisto il segno più e ciò sta favorendo anche la moneta unica, in attesa della pubblicazione dell’Ifo tedesco di maggio.

Maxi rimbalzo dello yen con ritorno dell’avversione al rischio

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L’audizione di Ben Bernanke davanti al Congresso Usa e la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed hanno fatto emergere un quadro di forte incertezza sulle strategie future di politica monetaria dell’istituto monetario di Washington, nonostante Bernanke ha assicurato che la Fed continuerà a stampare denaro. Tuttavia, dalla minute della Fed emerge la volontà di alcuni membri del Fomc di attuare una politica monetaria più restrittiva, grazie al miglioramento dell’economia americana. I segnali ambigui di Bernanke hanno generato un ritorno dell’avversione al rischio.

Dollaro in rialzo sullo yen aspettando Bernanke e BoJ

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Sul forex il dollaro americano è tornato a salire sullo yen, in attesa del discorso di Ben Bernanke, che domani parlerà al Senato Usa, e del governatore della Bank of Japan, Haruiko Kuroda. Sui mercati asiatici sono partiti forti acquisti da area 102 e i prezzi si sono velocemente diretti verso area 102,80. Sul finire della scorsa settimana il cross Usd/Jpy era salito sui livelli più alti da ottobre 2008 a 103,30. Ora è in corso una fase di congestione di brevissimo periodo tra 103,30 e 102.

Guerra delle valute tra dollaro, euro e yen

La scorsa settimana il ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantenga ha dichiarato che è in corso una “guerra valutaria”. La stessa frase fu pronunciata da mantenga un paio d’anni fa, quando la Fed aumentò l’immissione di liquidità nel sistema per rilanciare la propria economia. Con il lancio del QE3 molti paesi sono ora nervosi nei confronti di Bernanke, che aprendo i rubinetti della liquidità sta chiaramente provando a mantenere debole il biglietto verde. Il Brasile ha reagito con operazioni a mercati aperti vendendo real e comprando dollari.

Quotazione cambio Euro/Dollaro 5 settembre 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro è stato respinto ieri sull’area di resistenza posta a 1,2630, dopo che già lo scorso 31 agosto c’era stata un’altra forte opposizione dei venditori in area 1,2640. Il potenziale doppio massimo (double top) formatosi tra 1,2630 e 1,2640 ha spinto molti investitori ad assumere posizioni short che a partire da ieri hanno esercitato una pressione significativa veerso il basso trascinando la quotazione del cambio euro/dollaro fin sotto area 1,2520.

Previsioni cambio Euro/Dollaro 3 settembre 2012

La moneta unica europea sta vivendo un buon momento, nonostante sul finire di luglio la maggior parte degli operatori finanziari si aspettava un nuovo deciso attacco della speculazione internazionale per colpire il debito pubblico dei paesi continentali maggiormente in difficoltà, come Italia e Spagna. L’euro, invece, ha rialzato la testa ed è riuscito ad apprezzarsi molto soprattutto contro quelle valute che avevano mostrato una forza straordinaria fino al termine del mese di luglio, come dollaro australiano e dollaro canadese.