Investire nel mattone nel 2013

Secondo l’ultimo Legg Mason Global Income Survey, sondaggio condotto su circa 3.000 investitori, il mercato immobiliare italiano nel corso del 2013 potrebbe registrare una netta ripresa, in quanto circa il 24% degli investitori italiani intervistati ha dichiarato di voler aumentare la quota di capitale destinata a questa tipologia di investimento.

La percentuale di italiani che nel corso del 2013 vuole investire in immobili, dunque, risulta tra le più elevate al mondo, dove la media degli investitori intenzionati a puntare sul mattone nel corso di quest’anno è del 14% circa. Percentuali maggiori sono ravvisabili solo in alcune zone dell’Asia, dove però il fenomeno è legato alla crescente urbanizzazione delle zone di campagna verso le grandi città.

Andamento mercato immobiliare terzo trimestre 2012

Nel corso del terzo trimestre dell’anno il mercato immobiliare ha subito un’ulteriore flessione, in particolare secondo i dati diffusi dall’Agenzia del Territorio il volume delle compravendite nel periodo compreso tra luglio e settembre 2012 ha registrato una contrazione del 25,8%.

Se si considera solo il settore residenziale, il calo registrato nel periodo di riferimento è stato del 26,8%, mentre per quanto riguarda gli altri settori il segmento del commerciale ha perso il 29,7% delle transazioni, il settore del terziario il 27,6% e il settore produttivo il 25,9%.

Quanto investire nel settore immobiliare

Nel corso di un’intervista rilasciata a CorrierEconomia, Luca Dondi, responsabile dell’osservatorio immobiliare di Nomisma, ha espresso il suo parere in merito all’andamento del mercato immobiliare e sugli investimenti in tale settore.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, secondo Dondi la quota di portafoglio che andrebbe destinata al settore immobiliare dovrebbe essere compresa tra il 15% e il 20%, soprattutto in considerazione del fatto che l’investimento nel mattone presenta il difetto della scarsa liquidità.

Andamento anomalo titoli settore immobiliare

I titoli del comparto immobiliare quotati a Piazza Affari, contrariamente a quanto ci si aspettava, nel corso della prima parte dell’anno hanno registrato ottime performance, nonostante da tempo non siano più considerati appetibili dagli esperti e nonostante non si siano verificati eventi che possano essere considerati dei catalizzatori per il loro andamento.

Potere di acquisto immobiliare ai massimi storici

Per chi ha da parte dei risparmi questo è senza dubbio il momento giusto per acquistare un immobile. A sostenerlo sono non solo gli esperti del settore ma anche e soprattutto i dati raccolti e che vedono questo periodo caratterizzato da un lato da un ingente calo dei prezzi e dall’altro da una crescita degli stipendi (cresciuti nell’ultimo decennio del 30% nel settore privato e del 40% in quello pubblico), a cui va poi aggiunto un livello estremamente basso dei tassi a cui sono concessi i mutui.

Le famiglie, tuttavia, se ne sono già accorte. Nell’ultimo periodo, infatti, le transazioni sono nettamente aumentate e continuano a crescere ad un ritmo sostenuto, ovviamente insieme alle erogazioni di mutui che, secondo una stima dell’Abi, nel 2010 sono cresciute del 9%.