Spread Btp-Bund supera 350 punti dopo risultato elettorale

Da questa mattina i titoli di stato italiani sono stati liquidati a mani basse dai grandi investitori, che negli ultimi mesi avevano invece dato molta fiducia all’Italia grazie all’implementazione di un disciplinato programma di austerità e di consoidamento fiscale che aveva consentito al paese di riacquistare la credibilità su base internazionale persa tra fine 2011 e metà 2012. Se a fine luglio scorso lo spread era a 530, a gennaio era sceso addirittura sotto 250 punti. Stamattina, però, c’è stata una battuta d’arresto pericolosa, a causa del deludente risultato elettorale.

Spread Btp-Bund a 500 con governo debole secondo IG

Secondo quanto dichiarato dal broker IG, c’è un 20% di possibilità che dalle urne possa venir fuori un governo debole, caratterizzato da una maggioranza forte alla Camera e una risicata al Senato. Nello studio presentato dal broker, dal titolo “Mercato ed Elezioni 2013: the day after”, viene evidenziata la preoccupazione dei mercati per uno scenario del genere. Secondo Vincenzo Longo, market strategist di IG, un governo italiano debole spingerebbe lo spread Btp-Bund verso 500 punti base. A questo punto l’Italia sarebbe costretta a chiedere aiuto alla Bce e a ricorrere al piano Omt.

Euro sui minimi a 6 settimane sul dollaro sotto 1,32

E’ un momento negativo per la moneta unica, che risente dei segnali poco incoraggianti provenienti dagli indicatori macroeconomici dell’area euro e dell’incertezza sulle prossime scelte della Fed in tema di politica monetaria. Inoltre, a questo si aggiunge il nervosismo degli investitori per la tornata elettorale in Italia, dove si teme una clamorosa deriva populista e quindi anti-europeista in caso di vittoria di Berlusconi o Grillo. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato ieri a 1,3160, sui minimi più bassi delle ultime 6 settimane.

Allianz punta sui titoli di stato italiani

Tra tre giorni l’Italia andrà al voto per scegliere il nuovo governo, dopo l’esperienza dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti che aveva preso il posto del dimissionario Silvio Berlusconi a seguito dello scoppio della crisi dello spread nel novembre del 2011. Le banche d’affari e i broker internazionali stanno rivedendo il loro portfolio obbligazionario pre-elettorale, allo scopo di prepararsi alla reazione dei mercati dopo l’esito del voto. Il colosso finanziario tedesco Allianz ha deciso di ridurre l’esposizione sui bond governativi della periferia europea, ma non sull’Italia.

Tassi bond spagnoli in risalita a febbraio 2013

Stamattina il Tesoro spagnolo ha effettuato un’asta di titoli di stato a medio-lungo termine. Rispetto allo scorso gennaio i tassi sono aumentati, mentre resta sostenuta la domanda dei Bonos da parte degli investitori internazionali. La Spagna è riuscita a collocare titoli di stato con scadenza 2015, 2018 e 2029 per un ammontare complessivo di 4,61 miliardi di euro. Ciò vuol dire che il Tesoro iberico ha piazzato bond per una cifra superiore all’importo inizialmente previsto, ovvero 4,5 miliardi di euro. Volatilità sui mercati europei, spread sovrani in leggero rialzo.

Tassi bond tedeschi ancora in rialzo

L’asta dei titoli di stato quinquennali della Germania ha evidenziato ancora una volta una leggera crescita del rendimento dei titoli teutonici, come accaduto anche nelle ultime aste di titoli a breve termine. Il Tesoro tedesco ha collocato 3,269 miliardi di euro di Bund a 5 anni. Il rendimento lordo è cresciuto allo 0,68% dallo 0,41%, mentre la domanda è stata 1,9 volte maggiore dell’offerta. Nelle ultime settimane la curva dei tassi della Germania ha visto salire il rendimento dei Bubill a 12 mesi e dello Schatz biennale su valori positivi.

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Forex euro/dollaro torna sotto 1,35 su rischio politico in Italia

Il rischio di ingovernabilità in Italia, a seguito delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, sta mettendo in allarme gli investitori che hanno subito alzato la guardia liquidando grosse posizioni lunghe in Btp. L’impennata dello spread italiano, abbinato al crollo di Piazza Affari (ieri -4,5%) e delle altre borse europee, ha generato un sentiment negativo sui mercati finanziari con impatto bearish anche sull’euro. La moneta unica è stata bersagliata dalle vendite, tanto che il tasso di cambio euro/dollaro è sceso fino a 1,3450 circa.

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Forex euro/dollaro crolla a 1,3170 su incognita fiscal cliff

Continua ad essere elevata l’incertezza sui mercati finanziari, che restano in attesa di conoscere l’eventuale accordo sul fiscal cliff ma che per ora tarda ad arrivare. Le borse europee sono tutte in territorio negativo e lo stesso sentiment è presente anche sul mercato forex, dove l’euro è in grande difficoltà contro le major currencies dopo giorni di forti acquisti sulla moneta unica europea. Il tasso di cambio euro/dollaro quota sui minimi di giornata in area 1,3170 ed è stato interessato da un improvviso sell-off dopo l’apertura dei listini azionari continentali.

Euro soffrirà la crisi italiana secondo Drusiani (Banca Albertini Syz)

Attualmente sui mercati gli analisti finanziari sono divisi sulla possibilità che nel breve periodo la crisi politica italiana possa impattare con decisione sull’andamento dell’euro sui mercati valutari internazionali. Molti money manager ed economsti vedono rischi al ribasso, a causa del ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi che ha intenzione di condurre una campagna elettorale populista, contro le riforme di austerità e anti-tedesca. E’ chiaro che molti politici europei e analisti ritengono che l’ex premier italiano rappresenti una minaccia per la stabilità dell’euro.

Oro quotazioni in crescita su aumento rischio politico in Italia

La crisi di governo dell’Italia, che ha portato alle dimissioni del premier Mario Monti, rischia di contagiare negativamente gli altri paesi europei maggiormente in difficoltà. In primis c’è la Spagna. Non a caso il ministro dell’Economia spagnola, Luis De Guindos, ha dichiarato di temere un contagio dal peggioramento del quadro politico italiano. Intanto, mentre Piazza Affari cola a picco e gli spread tornano a salire pericolosamente, torna sotto i riflettori l’oro. Il prezioso metallo giallo torna ad essere il bene rifugio preferito dagli investitori nei momenti di incertezza.