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Euro/Dollaro può tornare a 1,20 a fine 2012?

Il tasso di cambio euro/dollaro sta alternando da inizio anno momenti positivi ad altri negativi. Nei primi nove mesi dell’anno la performance è praticamente nulla, a dimostrazione del fatto che il cambio è in equilibrio tra le spinte ribassiste sull’euro derivanti dalla crisi dei debiti sovrani e quelle sul dollaro americano derivanti dalle continue inizioni di liquidità della Federal Reserve. Il cambio ha toccato un massimo annuale a 1,3485 a metà febbraio e un minimo annuale a 1,2041 sul finire di luglio scorso.

Previsioni Euro/Dollaro 26 marzo 2012

Nella scorsa settimana abbiamo assistito a numerosi capovolgimenti di fronte sul tasso di cambio euro/dollaro, che si è mosso in un ampio trading range compreso tra 1.3290 e 1.3130. Il rallentamento delle principali piazze finanziarie mondiali, i timori sull’economia cinese e per un ritorno della crisi del debito sovrano in Europa hanno bloccato l’ascesa del cambio, che resta così ancora al di sotto della key-area di 1.3290. I prezzi, però, potrebbero effettuare il breakout decisivo della resistenza nelle prossime ore, soprattutto se le piazze europee dovessero mostrare un andamento positivo.

Previsioni sul Dollaro USA 20 marzo 2012

Il dollaro americano sembra stia riacquistando la forza che lo aveva contraddistinto da inizio mese, dopo che nelle ultime 3-4 sedute aveva mostrato segnali di rallentamento. Il biglietto verde sembra così farsi preferire a valute con fondamentali poco attraenti, dovuti ad economie in frenata (Regno Unito, Giappone, Cina) o incanalate verso la recessione (Europa). Nonostante il boom dell’azionario mondiale, l’appetito per il rischio non coinvolge del tutto le valute più speculative (come euro e sterlina), mentre le high-yield currencies sono addirittura in forte calo (come il dollaro australiano e neozelandese).