Investire nei BTP senza rischiare

Come sappiamo, è un momento abbastanza difficile per tutta l’economia europea con la Grecia in profonda crisi che potrebbe portare ad una sempre più probabile ristrutturazione del proprio debito, ma anche Spagna e Portogallo (NB. Accordo sul salvataggio) in forte difficoltà.

Nell’ultimo periodo l’agenzia di rating Standard & Poor ha ribassato le prospettive di lungo termine del debito italiano e come conseguenza di questa notizia il rendimento a 10 anni dei BTP è salito di 30 centesimi di euro rispetto agli analoghi titoli tedeschi per poi scendere subito dopo. E’ chiaro che il periodo propone turbolenze di questo tipo ancora per qualche mese.



Preoccupazione dei risparmiatori:

Sono molti i risparmiatori piccoli e grandi che vogliono sapere qual è il modo ideale per guadagnare senza correre troppo rischi. I titoli tedeschi, francesi e olandesi sono definiti dalle agenzie di rating come AAA a differenza di quelli italiani che mostrano una A+ e questo significa minore rischio, ma anche guadagno inferiore.

Su quali scadenze è meglio puntare in previsione anche dell’intenzione da parte della banca centrale europea di aumentare i tassi di interesse? Meglio puntare sulle obbligazioni societarie? Stare sui titoli legati all’inflazione?

Risposte degli esperti:

Il BTP, con una scadenza a 10 anni, paga una cedola del 4,79% rispetto al Bund tedesco che raggiunge il 3%. Discorso analogo anche in base a scadenze inferiori: il titolo italiano a 5 anni infatti paga ancora il 4% rispetto al 2,5% di quello della Germania. Questa situazione è decisamente più favorevole rispetto a quella di 2 anni fa quando la differenza era inferiore al punto percentuale.

Vantaggi nell’investire in titoli italiani:

Con le percentuali appena viste sarebbe un peccato non investire in Italia considerato che il guadagno risulta essere superiore alla percentuale di inflazione che è 2,7%. Ai microfoni del Corriere, Antonio Mauceri (Ad di Augustum Opus) afferma che il modo migliore per investire guadagnando senza rischiare consiste nel puntare il 75% del proprio capitale in BTP a 3-5 anni, il 20% in CCT e il restante 5% in liquidità in modo da avere la possibilità di fare investimenti spot. Questa proposta potrebbe portare a un 3,4% di guadagno senza un rischio sostenuto.

Investire escludendo il rischio:

Un investitore che necessita di un rischio quasi nullo sarebbe portato a immettere il proprio capitale in titoli di Stato a Tripla A come ad esempio quello tedesco. Il consiglio per abbattere il rischio è quello di puntare al 40% del proprio portafoglio in titoli AAA. Il Bund con rendimento agganciato all’inflazione a 5 anni rende ancora il 3,48%.

Scadenze lunghe:

Gli analisti sono concordi col dire di evitare in questo momento di pseudo incertezza l’utilizzo di titoli a lungo termine come ad esempio quelli a 10 anni. Secondo la JPMorgan nei prossimi 12 mesi i tassi di interesse potrebbero salire di mezzo punto percentuale.