Giocare in Borsa

La prima cosa da fare prima di iniziare a giocare in Borsa è tenere ben presente che, sebbene in gergo si usi chiamare così questa tipologia di investimento, non si tratta assolutamente di un gioco in quanto se non si prestano le dovute attenzioni si rischia di perdere tutto nel giro di poche ore.

Le perdite, dunque, possono essere piuttosto ingenti, ma quanto si può guadagnare? E’ una domanda a cui è pressoché impossibile rispondere, perché tutto dipende da diversi fattori, a cominciare dall’abilità nell’acquistare e nel vendere, dall’ammontare dell’investimento iniziale, dall’andamento del valore del titolo, dall’andamento del settore in cui rientra l’azienda e dalle notizie di attualità che influiscono sull’andamento dei mercati.


Se si sceglie di fare trading online riveste particolare importanza la scelta dell’operatore, non ne esistono di buoni o di cattivi in assoluto, bisogna scegliere quello che risulta maggiormente compatibile con le proprie esigenze e con le proprie capacità. Dopo aver scelto l’operatore, aver provveduto all’apertura del conto e aver già provveduto ad effettuare un versamento non resta che scegliere i titoli azionari su cui vogliamo investire. In genere questa scelta si compie per settori, ossia mediante un attento studio basato sull’andamento dei vari settori e su quelle che sono le previsioni a riguardo (leggi anche settori su cui investire nel 2011).

Una volta effettuata questa scelta bisogna capire quando acquistare. In genere è consigliabile avere pazienza e aspettare un calo non riconducibile ad un valido motivo, ma solo ad momento di depressione dei mercati e quindi in una fase di vendita per un diffuso pessimismo.

Quando invece bisogna vendere? A riguardo è indispensabile avere sangue freddo e non vendere immediatamente appena il titolo registra una lieve discesa, allo stesso tempo non bisogna neanche continuare a tenerlo nel proprio portafoglio se continua a calare. Il tempo di permanenza di un titolo nel portafoglio dipende anche dagli obiettivi di guadagno inizialmente prefissati, per cui si tratta anche in questo caso di una scelta soggettiva a cui non corrispondono delle regole certe e sempre valide.

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