Migliori dividend yield 2013

Nonostante le condizioni di difficoltà e di instabilità dei mercati finanziari, tra le società quotate a Piazza Affari è possibile individuare aziende che presentano una capitalizzazione superiore a 100 milioni di euro e che quindi sono in grado di corrispondere agli azionisti una remunerazione in termini di dividend yield superiore all’attuale tasso di inflazione, pari al 3,4%.

A riguardo, in particolare, CorrierEconomia ha stilato una classifica delle società quotate sul listino milanese sulla base della loro capitalizzazione e del dividend yield 2013.

STRATEGIE DI INVESTIMENTO 2012

Al primo posto figura Eni (dividend yield 2013 5,91%), segue Enel (5,25%), Assicurazioni Generali (4,44%), Telecom Italia (4,82%), Snam (7,00%), Atlantia (6,56%), Terna (6,41%), Edison (3,51%), Mediobanca (4,49%), Pirelli & C. (4,62%), Mediaset (7,40%), Tod’s (3,59%), Lottomatica (5,64%), Finmeccanica (5,40%), A2A (6,52%), Autogrill (3,96%), Sias (6,88%), De’Longhi (3,82%), Recordati (5,55%) e Hera (9,44%).

TITOLI AZIONARI CAPACI DI CONTRASTARE L’INFLAZIONE

Nonostante i dubbi manifestati più volte da diversi analisti in merito alla strategia di investimento che prevede l’individuazione dei titoli su cui investire prendendo come punto di riferimento il dividend yield, Gian Paolo Rivano, gestore azionario di Gesti Re, ha affermato che a suo avviso investire in azioni in periodi di moderata inflazione è sempre la scelta giusta, alla luce del fatto che le azioni sono dei beni reali che tendono a rivalutarsi quando la dinamica dei prezzi subisce un’accelerazione.

Come per ogni investimento, tuttavia, non mancano i rischi. In questo caso il rischio maggiore è che le aziende decidano di attuare un taglio improvviso alla loro politica dei dividendi, come già accaduto nel caso di Enel, dove la riduzione inaspettata della cedola ha influito negativamente anche sull’andamento del titolo.