Previsioni Unicredit 2011-2012

Per conoscere i risultati realizzati da Unicredit nel corso del terzo trimestre dell’anno occorrerà attendere il prossimo 14 novembre, quando i dati verranno approvati dal Consiglio di amministrazione e resi noti mediante un comunicato stampa.

Nel frattempo, tuttavia, l’istituto bancario italiano ha reso note le stime degli analisti, che prevedono in media un utile netto di 6 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 334 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno, un margine di intermediazione stabile a 5,79 miliardi di euro e un risultato di gestione a 491 milioni.

AUMENTO DI CAPITALE UNICREDIT ENTRO FINE 2011?

Per quanto riguarda l’intero 2011, gli analisti stimano un utile netto pari a 1,96 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,59 miliardi della precedente stima, con un utile per azione a 0,1 euro. Unicredit, ricordiamo, ha archiviato il 2010 con un utile netto di 1,32 miliardi, ovvero 0,06 euro per azione. Il margine di intermediazione dovrebbe salire a 26,35 miliardi dai precedenti 25,88 miliardi di euro. Per il 2012, invece, gli analisti prevedono un utile netto in crescita a 2,7 miliardi di euro, con un utile per azione a 0,14 euro.

BILANCIO UNICREDIT PRIMO SEMESTRE 2011

Oltre che per i risultati relativi al terzo trimestre, c’è grande attesa anche per eventuali novità in merito all’aumento di capitale e al nuovo piano industriale. Per quanto riguarda l’ipotesi ricapitalizzazione, gli analisti sono convinti che il gruppo abbia già deciso di procedere i tal senso dopo che nei giorni scorsi l’European Banking Authority ha individuato la necessità per Unicredit di un ulteriore rafforzamento patrimoniale per 7,38 miliardi di euro.

Unicredit, tuttavia, ha spiegato che tale importo dovrà essere aggiornato in base alla situazione patrimoniale del gruppo al 30 settembre 2011. Gli analisti, tuttavia, già avanzano alcune ipotesi. Alcuni, in particolare, parlando di una ricapitalizzazione pari a 5 miliardi di euro, mentre altri spingono le proprie previsioni fino a 7 miliardi di euro.