Unicredit covered bond a 7 anni da un miliardo di euro

Secondo quanto riportato da alcune fonti, Unicredit starebbe preparando un covered bond con scadenza a 7 anni per un ammontare complessivo pari ad un miliardo di euro.

Il bond, il cui rendimento dovrebbe essere di 160-165 punti base sul tasso del midswap, sarà garantito da mutui immobiliari italiani. Le banche incaricate di occuparsi dell’operazione sono Banca Imi, Lloyds Bank, Natixis, Rbs e Unicredit. Il rating atteso è A2 da Moody’s, AA+ da Standard & Poor’s e A da Fitch.


Stamane a Piazza Affari il titolo Unicredit a poco più di un’ora dall’apertura della seduta segna un guadagno di oltre quattro punti percentuali a 4,05 euro. Ad influire positivamente è soprattutto la notizia dell’allentamento delle regole di Basilea 3 sui requisiti di capitale. In particolare, nel corso della riunione di ieri è stato deciso che i nuovi principi riguardanti gli standard sulla liquidità (LCR, Liquidity coverage ratio) entreranno in vigore sempre dal 1° gennaio 2015, ma solo al 60%, per poi raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2019 in virtù di incrementi annuali di 10 punti percentuali.

Sempre riguardo ad Unicredit va segnalata la cessione da parte della Fondazione CTR di una quota della sua partecipazione nella banca, dal 3,856% al 2,507% del capitale. La notizia è stata appresa lo scorso venerdì dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti con data 21 dicembre 2012. Secondo le indiscrezioni, attraverso tale cessione Fondazione CTR avrebbe intascato oltre 200 milioni di euro e azzerato completamente il suo indebitamento. A fonte della riduzione della sua quota, tuttavia, la Fondazione CTR si colloca ora al terzo posto tra le fondazioni azioniste, preceduta da Cariverona (3,5%) e Carimonte al (2,9%). Primo azionista rimane il fondo di Abu Dhabi Aabar (6,5%), seguito da Pamplona (5%).