Giudizio analisti titolo Unicredit dopo prima semestrale 2012

Il titolo Unicredit segna in mattinata una flessione di oltre un punto percentuale a 2,752 euro sulla scia dell’andamento negativo dei principali indici azionari del listino milanese.

Tuttavia, ad incidere negativamente più di tutto sull’andamento al ribasso del titolo di Piazza Cordusio è la revisione del giudizio e del target price attuata dagli analisti delle principali banche d’affari dopo la pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del primo semestre 2012.


Tra questi figurano gli analisti di Deutsche Bank, che pur confermando rating “buy” sul titolo hanno tagliato il target price da 5,2 a 4,3 euro. Anche gli esperti di Ubs hanno ribadito rating “buy” e tagliato il target price dal 4,9 a 4,3 euro, quelli di Nomura hanno invece ribadito rating “neutral” e portato il target price da 3,25 a 3,1 euro, mentre quelli di Banca Akros hanno abbassato il prezzo obiettivo da 3,30 a 3,10 euro. Decisamente più dura la revisione attuata dagli esperti di Equita, che hanno ridotto sia il rating che il target price, portandoli rispettivamente da “buy” a “hold” e da 4,5 a 3,4 euro. Credit Suisse e Ing hanno invece confermato entrambi il rating neutral.

Diversi analisti, inoltre, hanno tagliato le stime dell’utile per azione, tra questi citiamo gli analisti di Banca Akros, che hanno portato le previsioni di Eps rettificato da 0,3 a 0,22 euro nel 2012, da 0,39 a 0,24 euro nel 2013 e da 0,55 a 0,39 nel 2014, e quelli di Ubs, che hanno abbassato le stime di utile per azione da 0,34 a 0,26 euro nel 2012 e da 0,55 a 0,51 euro nel 2013.

Ad influire sulla decisione degli analisti è soprattutto il perdurare del difficile contesto macroeconomico, l’assenza di messaggi rassicuranti sull’evoluzione della qualità del credito da parte del managment e la debolezza dei ricavi core.