Target debito Enel 2012 potrebbe non essere raggiunto

Gli analisti di UBS hanno notato che i maggiori flussi di cassa di Enel si registrano soprattutto durante il secondo semestre dell’anno, pertanto per l’esercizio in corso nel periodo compreso tra luglio e dicembre 2012 il colosso energetico dovrebbe riuscire a generare un cash flow di circa 3 miliardi di euro, principalmente durante l’ultimo trimestre dell’anno.


Nonostante si tratti di una cifra considerevole, gli esperti sottolineano che questa potrebbe rivelarsi insufficiente ai fini del raggiungimento del target relativo sulla riduzione dell’indebitamento a 43 miliardi di euro fissato per la fine dell’anno in corso. Al 30 giugno 2012, ricordiamo, il debito netto del colosso elettrico era pari a 47,6 miliardi di euro.

Nel notare la ciclicità dei flussi di cassa Enel, inoltre, gli esperti hanno anche osservato come la riduzione di circa 10 miliardi dell’indebitamento dopo il picco di 57 miliardi raggiunto nel 2008 sia da ricondurre prevalentemente a cessioni e ad operazioni di ricapitalizzazione.

Per quanto riguarda l’andamento del titolo, gli analisti di UBS ritengono che attualmente Enel tratti ad un forte sconto, tuttavia hanno preferito ribadire rating “neutral” e target price a 2,50 euro in considerazione delle condizioni avverse del mercato energetico domestico con la riforma del mercato del gas e le integrazioni del solare fotovoltaico.

A Piazza Affari stamane il titolo Enel segna in tarda mattinata una flessione di oltre un punto percentuale a 2,566 euro.