Marcolin e le altre società a rischio delisting

Nei giorni scorsi Milano Finanza ha parlato della possibile cessione da parte di alcuni azionisti Marcolin delle azioni da loro possedute al fondo di private equity Pai, notizia che questa mattina è stata confermata dalla stessa società attiva nel settore dell’occhialeria, la quale ha appunto spiegato di aver informato i soci aderenti al patto parasociale che sono in corso trattative con tale soggetto, avanzate ma non ancora definite, finalizzate alla cessione di una partecipazione di controllo della società.

Delisting TerniGreen il 14 settembre 2012

TerniEnergia e TerniGreen hanno comunicato di aver stipulato l’atto di fusione per incorporazione di TerniGreen in TerniEnergia. Tale fusione acquisterà efficacia il 14 settembre 2012 a seguito dell’iscrizione del relativo atto presso i competenti uffici del Registro delle Imprese, che dovrebbe avvenire entro il 13 settembre.

A partire dalla data di efficacia della fusione decorreranno gli effetti contabili e fiscali, inoltre le azioni TerniGreen verranno revocate dalla negoziazione sul mercato AIM Italia-MAC.

Delisting Credito Artigiano il 10 settembre 2012

Il prossimo 10 settembre Credito Artigiano scomparirà dalla lista di titoli quotati a Piazza Affari. Ad annunciarlo è stato il Credito Valtellinese attraverso una nota con cui è stata annunciata la stipula dell’atto di fusione in forza del quale Credito Artigiano verrà incorporato al suo interno.

L’atto di fusione avrà efficacia dal 10 settembre prossimo, per cui a partire da tale data le azioni Credito Artigiano verranno revocate dalla quotazione. Nella nota viene inoltre specificato che gli effetti contabili e fiscali di tale operazione decorreranno dal 1° gennaio 2012.

Delisting azioni Buongiorno dal 22 agosto 2012

A seguito dell’Offerta pubblica di acquisto delle scorse settimane, Ntt DoCoMo ha annunciato la revoca delle quotazioni Buongiorno Spa da Piazza Affari a partire da oggi 22 agosto 2012. Contestualmente, inoltre, il gruppo ha comunicato di aver esercitato l’obbligo di acquisto sul restante 2,891% delle azioni non portate in adesione all’offerta.

L’offerta obbligatoria di DoCoMo sulle azioni Buongiorno non ancora in suo possesso, ricordiamo, è stata chiusa con adesioni pari al 2,337% del capitale sociale, successivamente l’offerente ha acquistato sul mercato un altro 1,062% del capitale, trovandosi così ad avere tra le mani una quota di capitale superiore al 95%.