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Cambio EUR/CHF, trend ancora ribassista sul Forex

Il cambio EUR/CHF vede la valuta svizzera in un periodo di buona salute. A seguito dei massimi di gennaio il cambio sta percorrendo un chiaro canale ribassista di medio periodo, diretto verso i minimi dell’anno, appena sopra l’1,080.

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Franco svizzero destinato a svalutarsi secondo Unicredit Research

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Nelle ultime due settimane il clima di avversione al rischio generalizzato sui mercati finanziari ha spinto gli investitori a liquidare frettolosamente gli asset più rischiosi. Il fenomeno del deleveraging e della vendita forzata di posizioni con margin debt ha favorito il boom di due valute, che fino a quel momento erano state utilizzate dagli investitori come monete per finanziarsi a basso costo e basso rischio in un contesto di euforia sui mercati finanziari. Si tratta dello yen e del franco svizzero. Tuttavia, c’è chi crede che il fenomeno sia soltanto di natura temporanea.

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Diversificazione valutaria scelta perdente negli ultimi 12 mesi

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Chi avesse puntato buona parte delle proprie fiche su valute diverse dall’euro negli ultimi 12 mesi, per i timori di un crollo della moneta unica a seguito di un peggioramento della crisi dei debiti sovrani europei, ha senza dubbio fatto un grosso errore. L’euro non solo non è crollato, ma ha anche messo a segno performance di tutto rispetto contro gran parte delle valute più importanti. Ora che le acque sono tranquille, qualche investitore inizia a pensare a una maggiore diversificazione in asset non euro nel caso in cui dovessero tornare le tensioni nell’eurozona.

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Come difendersi se torna la crisi dell’euro secondo Bnp Paribas IP

Le nuove tensioni sullo spread dei paesi periferici dell’area euro hanno di fatto messo sotto pressione anche la moneta unica, che sui mercati valutari è in grosse difficoltà soprattutto sul dollaro americano. L’euro è sceso fin sotto 1,30 dollari, un evento che non accadeva ormai dallo scorso dicembre. Ogni volta che si ripresentano le tensioni sulla zona euro, i fund manager provano a difendersi con portfolios anti-crisi che considerano la diversificazione in monete diverse dall’euro. Tuttavia, rispetto allo scorso anno le cose sono cambiate.

Credit Suisse scommette sul rally dell’euro

Nonostante i deludenti macroeconomici, la crisi politica italiana e l’impennata degli spread, Credit Suisse ritiene che sia conveniente restare sovrappesati sulla moneta unica. Nel suo Research Monthly per il mese di marzo 2013, la banca d’affari svizzera consiglia di tenere in portafoglio l’euro e altre valute del vecchio continente, ma anche valute asiatiche e altre monete di paesi emergenti. La view della banca elvetica viene sottolineata da Joe Prendergast, head of global forex, fixed income e credit research per Credit Suisse.

Forex super-euro in attesa della FED

Sul mercato delle valute non si ferma la corsa al rialzo dell’euro, che anche oggi mette a segno performance al dir poco entusiasmanti. In attesa delle decisioni della Federal Reserve in tema di politica monetaria, che saranno comunicate questa sera alle ore 20.15 italiane, sul forex il tasso di cambio euro/dollaro continua a macinare guadagni raggiungendo il massimo più alto da inizio dicembre 2011 a 1,3560. L’allungo di oggi è stato generato dal breakout rialzista della resistenza di 1,35. Il prossimo target è ora posto tra 1,3570 e 1,36.

Rating Svizzera AAA confermato da Moody’s

L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di confermare il rating AAA per la Svizzera. Si tratta del livello di affidabilità creditizia più elevato in assoluto, che pone ancora la Confederazione Elvetica nel novero degli emittenti più solidi al mondo. L’outlook per i prossimi trimestri resta stabile. Nessun movimento di rilievo è stato riscontrato sul franco svizzero che, sebbene sia sempre considerato una valuta rifugio dagli investitori internazionali, resta ancora bloccato a causa del continuo intervento della Swiss National Bank (SNB) per mantenere bloccato il cambio euro/franco sul peg di 1,20.

Previsioni sul Franco svizzero nel 2012 secondo le banche d’affari

Il franco svizzero resta ancora una moneta forte, nonostante la linea di politica monetaria scelta alcuni mesi fa dalla Banca Centrale elvetica (SNB) sia rivolta al deprezzamento della valuta sui mercati internazionali allo scopo di evitare una minore appetibilità dei prodotti made in Switzerland all’estero. Magari sarà un pò meno valuta rifugio, rispetto ad esempio al dollaro americano, ma gli investitori continuano a puntare sul franco in ottica di diversificazione del proprio portafoglio.