Investire dopo il rialzo dei tassi di interesse

La scorsa settimana, senza nessuna sorpresa visto che l’annuncio era stato ampiamente previsto dagli analisti, la Banca centrale europea al termine della riunione del Consiglio direttivo ha deciso di incrementare il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale portandolo all’1,25%. Secondo le previsioni degli esperti, inoltre, nel corso dell’anno la Bce procederà ad ulteriori rialzi, sempre di un quarto di punto percentuale per volta.

Gli investitori, dunque, si interrogano su quali siano le mosse giuste in questo particolare periodo, dal momento che l’incremento del costo del denaro assume un’importanza chiave nella scelta della destinazione dei propri investimenti.

Investire durante l’inflazione

Nel corso della sua ultima conferenza stampa, il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, ha sottolineato l’importanza di attuare una forte vigilanza per mantenere la stabilità dei prezzi, parole che hanno lasciato intendere un imminente rialzo dei tassi di interesse, probabilmente già dalla prossima riunione fissata per il 7 aprile.

L’inflazione ha iniziato la sua ascesa anche negli Stati Uniti, tuttavia la Federal Reserve ha lasciato intendere di voler adottare una politica completamente inversa a quella della Bce perchè teme che un rialzo dei tassi di interesse possa frenare la crescita economica.

Composizione portafoglio diversificato

Un’attenta diversificazione del proprio portafoglio consente di limitare i rischi e di cogliere diverse opportunità di investimento.

Un portafoglio ben diversificato, infatti, non comprende solo azioni e obbligazioni ma anche oro, materie prime, obbligazioni in valuta e liquidità. L’obiettivo, infatti, è quello di riuscire a generare un buon rendimento e al tempo stesso difendere il proprio capitale in qualunque condizione di mercato.

Composizione portafoglio ad alto rischio

Per coloro che sono disposti a rischiare pur di tentare di intascare un rendimento piuttosto elevato la ricetta del portafoglio ad alto rischio viene fornita per CorrierEconomia dagli analisti della società milanese di private banking Augustum Opus, presieduta da Giuliano Cesareo.

In questo caso il rendimento che si prevede di poter intascare è pari al 7%, ben più elevato rispetto al 2,4% prospettato dalla composizione del portafoglio a basso rischio.

Previsioni paesi emergenti 2011

I paesi emergenti rappresentano ormai il nuovo sogno americano sia delle aziende che degli investitori. La maggior parte delle imprese che operano in questi mercati, infatti, ha patito meno gli effetti della crisi e quelli della conseguente recessione, inoltre le previsioni ottimiste degli analisti relative alla crescita di questi paesi per i prossimi mesi rendono i mercati dei paesi emergenti un investimento appetibile in un periodo di forte instabilità come quello attuale.

La maggior parte dei gestori e degli economisti, infatti, sono concordi nel ritenere che per le economie emergenti anche il 2011 sarà un anno più che positivo.