Convertire mutuo e prestiti in un unico finanziamento

Chi sta rimborsando il mutuo e al tempo stesso anche uno o più prestiti può scegliere di inglobarli tutti in un unico finanziamento, una scelta che però gli esperti consigliano solo a chi è in grave difficoltà. Se è vero che questa opzione consente di alleggerire la rata mensile è anche vero che aumenta di non poco la spesa complessiva.

L’ipotesi è quella di un mutuo che ha 100.000 euro di debito residuo da estinguere in 20 anni, per una rata mensile di 660 euro, un prestito di 20 mila euro con un tasso al 9% per cinque anni per l’acquisto dell’auto, per una rata mensile di 415 euro, e un finanziamento a 7 anni per 15 mila euro per acquisto di mobili, per una rata 256 euro al mese. In questo caso, dunque, la spesa mensile complessiva ammonta a 1.331 euro.

Surroga del mutuo, ecco quando conviene

Nel caso in cui il cliente desideri modificare il piano di ammortamento del suo mutuo ha a disposizione due strumenti, la rinegoziazione del mutuo o la surroga. Quest’ultima, in particolare, nella maggior parte dei casi risulta più conveniente per via del fatto che la nuova banca cerca di venire incontro al soggetto per accaparrarsi un nuovo cliente, concedendo un allungamento della durata a parità di tasso o una limatura degli interessi a parità di durata.

Anche in questo caso l’operazione è priva di spese, dal momento che non occorre servirsi di un notaio, tuttavia bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, gli stessi necessari per un nuovo mutuo: non bisogna essere cattivi pagatori, bisogna avere un lavoro sicuro e ci deve essere un giusto rapporto tra rata e reddito.

Mutui offset

Chi sottoscrive un mutuo per l’acquisto di un immobile non deve più solo decidere tra tasso fisso e tasso variabile ma valutare anche un’altra serie di opportunità. Sono sempre più diffuse, infatti, forme di mutuo atipiche, tra cui rientrano senza dubbio i mutui con cap e, ultimi nati in ordine di tempo, i mutui cosiddetti “offset“.

Per ora di questa tipologia di mutuo esistono solo due varianti. La prima è offerta da Iwbank e prevede che ogni mese venga sottratta alla somma residua, sulla quale viene calcolato il tasso di interesse, anche l’importo esistente sul proprio conto corrente.