Previsioni crescita zona euro 2012 tagliate da Ubs

Ubs ha comunicato di aver rivisto al ribasso le previsioni di crescita sull’area euro relative al 2012 portandole dal +0,2% al -0,7%, ossia al di sotto delle stime del consenso, per prevedere poi l’inizio di una ripresa, seppur lenta, a partire dal 2013, quando secondo la banca svizzera si verificherà una crescita dello 0,8%.

Ubs ha spiegato di aver tagliato le previsioni di crescita della zona euro in quanto ritiene che la recessione inizierà prima del previsto, ossia già a partire dal quarto trimestre di quest’anno anziché dal primo trimestre del prossimo anno, come inizialmente previsto.

NUOVO PIANO DI AIUTI GRECIA A RISCHIO

A questo bisogna poi aggiungere il perdurare della crisi del debito sovrano e che porta gli esperti ad ipotizzare un impatto sul settore bancario decisamente più grave del previsto, circostanza che si traduce quindi un una minore crescita per tutto il 2012.

COCO BOND BANCHE EUROPEE IN AUMENTO

Si sono mostrati d’accordo con la tesi di Ubs anche gli analisti di Citigroup, che hanno effettuato il sesto downgrade stimando un calo della crescita globale dal 4,2% del 2010 e dal 3% circa del 2011 al 2,5% nel 2012. Allo stesso modo, Citigroup prevede l’inizio della ripresa nel 2013, quando si stima una crescita del 3,1%.

Sempre in merito al perdurare della crisi del debito sovrano, gli analisti di Deutsche Bank hanno lodato l’iniziativa riguardante il Btp-day adottata in Italia, soprattutto in considerazione del fatto che nel corso degli ultimi due anni i leader europei non sono riusciti a trovare una soluzione valida per contrastare gli effetti devastanti che la crisi sovrana sta avendo sull’intera economia europea.