Giudizio analisti titolo Saipem dopo nuovo profit warning 2013

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Saipem risulta il peggiore titolo presente sul listino azionario FTSE MIB di Piazza Affari con una perdita provvisoria del 22,68% a 15,55 euro. Il titolo è crollato fino a 15 euro, con una perdita temporanea del 34% rispetto alla chiusura di venerdì. Il violento sell-off è scaturito dalla nuova revisione al ribasso delle stime di profitto per l’anno in corso, che seguono quelle del 30 gennaio. Il crollo di Saipem, sceso sui minimi da fine luglio 2009, manda al tappeto anche le azioni Eni.

Il titolo del Cane a Sei Zampe, che controlla la società attiva nel settore dell’oil equipment, registra una perdita provvisoria del 2,85% a 16,36 euro. I prezzi sono scesi sui minimi da agosto 2012 a 16,02 euro. Saipem annuncia nuovo profit warning sul 2013 a mercati chiusi, così stamattina faceva anche fatica a fare prezzo. Ora la società guidata dall’amministratore delegato Umberto Vergine si aspetta una perdita compresa tra 300 e 350 milioni di euro.

Gli analisti stimavano finora un profitto superiore ai 400 milioni di euro. La revisione al ribasso delle stime ha spinto numerosi broker e banche d’affari a rivedere il loro giudizio sul titolo Saipem. Va giù duro con i voti la banca transalpina Société Générale, che taglia il rating a “sell” (vendere le azioni) da “hold” (tenere le azioni in portafoglio). Il target price è stato abbassato a 16 euro da 23 euro.

Morgan Stanley ha deciso di confermare il giudizio a “overweight”, ma ha tagliato il target a 20 euro da 27,5 euro. Liberum ha mantenuto invariato il giudizio a “neutral”, ma il target è stato portato a 19,8 euro da 20 euro. Credit Suisse ha confermato il rating “underperform” (farà peggio del mercato), tagliando il prezzo obiettivo a 16 euro da 22 euro. Mediobanca conferma il rating “neutral”, ma taglia il target price a 17,4 euro da 23,7 euro. Più ottimista è Citigroup, che conferma il giudizio “buy” (comprare le azioni), con target a 26 euro.