Settori su cui investire seconda parte 2011

Gli eventi degli ultimi mesi che hanno influito sul sistema economico hanno portato gli esperti a considerare opportuno un restyling del portafoglio azionario. Diversi cambi di scenari, infatti, hanno reso più appetibili determinati settori, pur confermando che continuano ad essere promettenti anche quelli che ad inizio anno venivano qualificati come i migliori settori su cui investire nel 2011.

La scelta più appropriata in questo momento, secondo gli esperti, è quella di ridurre la quota di portafoglio riservata ad azioni facenti parte dei settori più ciclici dell’economia e di aumentare la quota di azioni di quelle società che, invece, appartengono ai comparti difensivi dell’economia.


Da punto di vista dei singoli titoli, dunque, gli esperti considerano ancora molto interessanti quotazioni come Anglo American e Lafarge per quanto riguarda il settore dei materiali di base. La società francese, in particolare gode del giudizio “buy” di Deutsche Bank e del target price a 60 euro fissato dalla stessa banca tedesca, mentre per Anglo American gli analisti di Citi hanno espresso rating “buy” e prezzo obiettivo a 38 sterline.

Nel settore industriale conservano la loro appetibilità Abb (prezzo obiettivo 27 franchi svizzeri per Deutsche Bank e 26 franchi svizzeri per Ubs) e Siemens (rating “buy” da Deutsche Bank, Citi e Ubs con prezzo obiettivo tra 110 e 120 euro), mentre nel settore dell’energia continuano ad essere considerati interessanti Eni (rating “buy”e prezzo obiettivo di 21,50 euro per Ubs) e Total (rating “hold” da Ubs e Deutsche Bank)

Tra i nuovi titoli che invece potrebbero far guadagnare in futuro, secondo gli esperti figurano E.On e Enel nel settore delle utilities, nonchè GlaxoSmithKline e Sanofi per quanto riguarda il settore farmaceutico. Enel, in particolare, piace sia a Ubs (rating “buy” e target price a 5,45 euro) che a Deutsche Bank (rating “buy” e prezzo obiettivo a 5 euro), mentre per E.On gli analisti di Ubs hanno fissato il target price a 24 euro con rating “buy”. Positivo il giudizio anche su GlaxoSmithKline e Sanofi-Aventis (rating “buy” da Deutsche Bank, Citi e Ubs con target price da 60 a 68 euro).