Analisi tecnica Petrolio dal 13 al 17 giugno 2012

Il petrolio WTI sembra aver trovato una base solida in area 81$ al barile dalla quale poter ripartire, allo scopo di recuperare le posizioni perse nelle ultime settimane. Dopo il crollo di maggio, anche all’inizio di giugno c’è stato un ulteriore approfondimento ribassista che ha portato le quotazioni del greggio americano a testare per ben due volte il supporto di area 81$. Il Crude Oil WTI Future quotato al Nymex sembra poter rimbalzare con maggiore decisione, per puntare almeno ad un ritorno in area 87 – 88 dollari al barile.

E’ chiaro che, come tutte le principali asset class di investimento, anche il petrolio sarà condizionato dall’esito delle elezioni in Grecia in programma domenica. Fino ad allora, però, è possibile un rimbalzo tecnico. La situazione potrebbe pegggiorare solo in caso di chiusura giornaliera inferiore a 82$, che faciliterebbe l’aumento della pressione ribassista sul supporto di 81$ per un breakout esplosivo con target compreso tra 79,5$ e 78$ al barile.

PRODUZIONE OPEC AI MASSIMI DAL 2008

Il petrolio Brent, invece, ha trovato supporto in area 97,8$ al barile, ma resta ancora ampiamente al di sotto della soglia psicologica dei 100$ al barile. E’ possibile un rimbalzo tecnico con target a 101$ prima e 102,5$ poi. Tuttavia, in caso di discesa sotto 97,8$, il Brent potrebbe crollare almeno fino a 95 -94 dollari al barile nel breve periodo.

SPREAD PETROLIO WTI-BRENT A 5$ A FINE 2012 SECONDO GOLDMAN SACHS

Intanto, dal vertice Opec di Vienna si è appreso che la produzione dei maggiori paesi esportatori di petrolio resterà invariata e non ci sarà dunque nessun aumento come ipotizzato inizialmente dal ministro saudita Ali Al-Naimi.