Oro a 2.000$ entro metà 2013 secondo Gfms

La maggior parte degli analisti finanziari sono tutti d’accordo: l’oro ha le carte in regola per mettere a segno una serie di rialzi a settembre e probabilmente anche nei prossimi mesi, in scia alle aspettative di nuovi stimoli monetari che la Fed potrebbe mettere in atto per ridare fiato ad un’economia americana che cresce a ritmi molto lenti. Ieri la quotazione dell’oro ha sfiorato 1.699 dollari l’oncia, a un passo dalla soglia psicologica dei 1.700 dollari.

Secondo un panel di analisti finanziari intervistati da Bloomberg, 14 su 20 ritengono che l’oro possa ancora salire nei prossimi mesi. Td Securities stima un approdo a 1.900 dollari l’oncia nella seconda metà del 2013, poco sotto i massimi di sempre toccati a settembre 2011 a 1.920 dollari. Il momento positivo per il metallo giallo sta favorendo anche altri metalli come l’argento, il platino e il palladio. Td Securities ritiene che l’argento salirà a 33-34 dollari nel quarto trimestre dell’anno in corso e a 37 dollari nel secondo trimestre del 2013.

La svizzera Union bancaire Privée è fortemente rialzista sull’oro, considerato ancora il principale bene rifugio sui mercati internazionali. Da sottolineare che la domanda di oro per uso investimento resta molto elevata. In forte aumento sono gli acquisti degli Etf che investono sull’oro, ma anche delle banche centrali (soprattutto Russia, Kazakhstan e Ucraina). Cresce poi la domanda di monete d’oro negli Stati Uniti.

Intanto, Gfms ha aggiornato il Gold Survey 2012 pronosticando un approdo dei prezzi dell’oro a 1.800 dollari l’oncia entro fine anno, ma nella prima metà del 2013 si stima che l’oro possa tagliare il traguardo dei 2.000 dollari.