Previsioni sull’Euro per il 1° febbraio 2012

L’euro ha sofferto molto nella seduta di ieri a causa di un brusco e inaspettato flusso di acquisti sulle valute rifugio, in particolare sullo yen giapponese. Il contesto di risk aversion sviluppatosi nel pomeriggio con l’apertura di Wall Street – e diventato ancor più evidente dopo il risultato nettamente al di sotto delle attese dell’indice di fiducia dei consumatori americani a gennaio – ha penalizzato soprattutto la valuta europea, che pure aveva ritrovato una certa tonicità grazie all’accordo di Bruxelles sul fiscal compact e il lancio del fondo salva-stati permanente ESM a partire dal primo luglio prossimo.

Il tasso di cambio euro/dollaro è stato nuovamente respinto sul key-level di 1.3210 e da qui ha iniziato una brusca discesa tornando fin sotto 1.3050. Il cambio sembra essere diretto verso il supporto dinamico della media mobile esponenziale a 20 giorni, per cui i prezzi dovrebbero raggiungere già entro oggi area 1.30 e forse 1.2980. Solo a partire da questi livelli potrebbero rientrare sulla scena i compratori, anche se le posizioni sul COT del fine settimana scorso indicavano una prevalenza di venditori netti di euro.

Il tasso di cambio euro/yen ha sofferto tantissimo ieri ed è tornato prepotentemente sotto quota 100. In realtà, stamattina è stato toccato un bottom intraday a 99.41 e a questo punto il cambio dovrebbe raggiungere almeno l’area di supporto daily di 99.10 – 99, che tra l’altro rappresenta anche il 61.8% del ritracciamento della gamba rialzista partita dai minimi di area 97 e terminata al momento a 102.20. Soltanto in area 99, dunque, sarà possibile eventualmente ricercare operazioni long in caso di comparsa di un pattern bullish.