Previsioni sullo Yen per il 2 gennaio 2012

Lo yen giapponese è stato senza dubbio la valuta più acquistata sui mercati valutari nelle ultime settimane del 2011. La valuta nipponica continua ad essere considerata una sorta di “bene rifugio” in questo periodo di turbolenza sui mercati finanziari, insieme al dollaro statunitense. Eppure, i fondamentali economici del Giappone inducono alla prudenza. Se è vero che la bilancia dei pagamenti risulta tutto sommato in equilibrio, il paese ha pur sempre un rapporto debito/pil intorno al 220%. Il debito pubblico potrebbe raggiungere un quadrilione di yen entro la fine dell’anno fiscale (31 marzo 2012) e tra non molto tempo il risparmio nazionale sarà insufficiente a coprire le esigenze di finanziamento del paese (i cittadini giapponesi hanno in mano il 95% del debito pubblico locale).

Il tasso di cambio dollaro/yen è sceso fin sotto 77 e ora potrebbe approfondire la discesa fino a 76.50 entro questa settimana. La pressione ribassista è tale che nelle prossime settimane il cambio potrebbe addirittura aggiornare i minimi storici, attualmente a 75.56. Il quadro tecnico resta, dunque, favorevole a un proseguimento della tendenza ribassista con poche chance di risalita decisa nel breve periodo. Non è da escludere un pullback fino a 77.20 – 77.30, ma poi dovrebbero proseguire le vendite.

Il tasso di cambio euro/yen, invece, continua a scendere con grande vigore. Dopo la perdita di quota 100, i prezzi sono scesi fin sotto 99.50. La sensazione è che il ribasso possa continuare anche fino a 98.50 – 98 nei prossimi giorni, a meno che la Bank of Japan non intervenga sui mercati per riportare le quotazioni almeno in area 105 – 106 evitando ulteriori apprezzamenti dello yen in grado di impattare negativamente sulla competitività delle esportazioni del paese del Sol Levante.