Target Price sull’Euro per il 14 dicembre 2011

La seduta di ieri ha evidenziato ancora una volta la debolezza dell’euro nei confronti delle major currency. Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha ribadito di essere contraria al rafforzamento del fondo salva-stati, hanno creato i presupposti per una brusca ondata di avversione al rischio con conseguenti vendite a raffica sulla valuta europea. Ieri sera, poi, la FED – che ha lasciato i tassi di interesse invariati ai minimi storici (tra 0% e 0,25%) – ha affermato che esistono rischi significativi al ribasso per l’economia. Insomma, il quadro macroeconomico resta grigio e gli investitori continuano a vendere strumenti finanziari più speculativi (euro in primis) per rifugiarsi soprattutto negli asset denominati in dollari americani o in alternativa in yen.

Il tasso di cambio euro/dollaro ha effettuato ieri alcuni breakout ribassisti che dovrebbero incidere molto anche sull’andamento dei prezzi per questa parte finale dell’anno. La rottura del supporto di area 1.32 prima e 1.3150 poi ha decretato l’inizio di una gamba ribassista che ha portato le quotazioni fino in area 1.30. Durante la sessione asiatica è avvenuta una fase di consolidamento sui minimi di periodo che dovrebbe stamattina portare al breakout ribassista di 1.30. Il target successivo (a 3-6 giorni) dovrebbe essere 1.2870-50, cioè i livelli toccati all’inizio di gennaio scorso.

Il tasso di cambio euro/yen si trova più o meno nella stessa condizione di euro/dollaro. Sono stati perforati con decisione sia il supporto di 103 sia quello posto a 102.50. I prezzi sono scesi fin sotto 101.50 e sembrano ormai diretti verso i minimi di inizio ottobre scorso posti in area 100.80-70. Pesante ribasso anche per euro/sterlina, che ha raggiunto 0.84. Il target price a 3-6 giorni dovrebbe aggirarsi tra 0.8350 e 0.83.