L’Europa esorta l’Italia ad usare i fondi comunitari

L’Italia ha fatto proprio il 53,7% dei fondi comunitari delle politiche di coesione di cofinanziamento stanziati dall’Unione Europea della programmazione 2007-2013, e ad oggi rimangono 12,9 miliardi di stanziamenti Ue (tutti impegnati), da utilizzare entro il 2015.

Crescita economica, si spera nel secondo trimestre

In questo momento gli operatori di mercato stanno già guardando al prossimo trimestre, e sui mercati si nota un certo scetticismo sulla sostenibilità della ripresa economica globale della crescita economica alla luce dei segnali di rallentamento negli Stati Uniti e in Cina, della continua pressione sulle valute emergenti e delle crescenti preoccupazioni geopolitiche sulla crisi Ucraina. Il nervosismo è particolarmente acuto, considerato che finora i mercati azionari hanno ignorato i segnali di debolezza lanciati dagli ultimi dati macro.

Il Rublo Russo continua la discesa

Nella parte conclusiva della giornata odierna le Piazze finanziarie  europee recuperano un po’ del terreno perso in giornata sui timori per la crisi in Ucraina.

La Crimea spinge gli operatori a rifugiarsi sullo Yen

L’avversione al rischio ha caratterizzato la giornata dei mercati finanziari, complicata dalle notizie confuse provenienti dalla Crimea. La reazione dei mercati finanziari si sta concreti nella consistente vendita sulle borse in primo luogo: l’indice americano S&P500 sta stornando in maniera importante ed ha violato dapprima l’area di supporto a 1.867 e 1.857 per verosimili prosecuzioni verso area 1.845 punti.

euro

Euro, continua la fase rialzista

Dopo che la scorsa settimana ci sono stati dei movimenti fortemente rialzisti sula moneta unica, gli investitori ora potrebbero tirare un pò il fiato e per ritornare successivamente ad investire sull’Euro. Vediamo l’analisi tecnica

Rame, il vorace appetito della Cina

I problemi che provengono dalla lontana Cina nelle ultime settimane hanno spinto il derivato sul Rame scambiato al London Metal Exchange sotto quota 7 mila dollari la tonnellata, il livello più basso a circa tre mesi.

Eurozona, in forte miglioramento l’indice PMI

Il mancato cambio di politica monetaria attuato da Draghi è una conseguenza del forte miglioramento dell’indice PMI composito in Europa soprattutto nel settore dei servizi che solitamente porta a una forte crescita dei posti di lavoro. Altro elemento positivo è stato il restringersi del differenziale negli indici di fiducia tra Germania e paesi in difficoltà (Spagna e Italia). La disoccupazione è su livelli molto alti ma negli ultimi mesi si è stabilizzata.

Euro forte apprezzamento nel mercato forex

Il mercato forex oggi ha visto una forte volatilità a seguito della decisione della Banca Centrale Europea, che ha trasmesso ai mercati finanziari una sicurezza nell’acquisto della moneta unica europea che ha registrato un forte balzo in avanti.