Canone Rai, quando possibile pagarne metà

Il canone Rai è una delle tasse meno amate dal popolo italiano, anche ora che si paga insieme alla bolletta dell’energia. Non molti sanno che in un caso specifico è possibile pagarne solo metà.

Una tassa odiata dagli italiani

Come già detto non si tratta di un tributo molto amato ma proprio quest’anno entrerà in gioco una nuova norma che porterà un gruppo specifico di persone ad avere la possibilità di pagarne una cifra più bassa su questa tassa di possesso rivolta a chiunque abbia un apparecchio atto alla trasmissione radiotelevisiva.

Come già anticipato per un numero selezionato di persone sarà possibile pagare il canone Rai 2022 la metà della cifra attualmente richiesta. Attenzione però, la maggioranza della popolazione avrà comunque l’obbligo di pagare il canone che sarà pari a 90 euro divise in dieci rate da 9 euro suddivisi da gennaio a ottobre e per quest’anno, per l’ultima volta, il pagamento sarà parte della bolletta della luce.

A cambiare le carte in tavola in questo caso è stata la Commissione Europea che ha bocciato l’annessione del canone Rai alla bolletta e ha imposto un cambiamento sostanziale nel pagamento di questa imposta.

L’Organo europeo ha infatti definito illegale rispetto alle leggi europee l’aver incorporato il canone direttamente nella bolletta energetica, sottolineando come si sia trattato di una scelta non giustificabile.

Questo ha portato a dover scorporare nuovamente il pagamento del canone che tornerà a essere una tassa slegata da altri pagamenti. Una decisione quella europea che ha diviso gli animi dato che la modalità attuale ha reso possibile la riduzione dell’evasione fiscale legata a questa tassa non amatissima.

Come pagare metà canone Rai

Tornando a come pagare solo la metà del canone Rai, abbiamo anticipato che una norma di nuova introduzione renderà possibile ottenere questo tipo di sconto. E in base alla stessa si ha tempo, fino al 30 giugno 2022 per presentare apposita domanda di sconto dove si dichiara che non si possiedono in casa né un computer né un televisore. In questo modo si pagheranno solo 45 euro annui distribuiti in cinque mesi.

Attenzione però a dichiarare il falso, dato che la norma prevede che l’Agenzia delle Entrate possa mandare a sorpresa un suo operatore a eseguire una verifica di ciò che è stato dichiarato. E in quel caso, se la persona dovesse aver mentito, sarebbe imputabile alla persona un reato che prevede non solo multe molto salate di almeno 600 euro, ma anche la possibilità di una pena detentiva fino a due anni. Meglio valutare con attenzione cosa fare.