Analisi tecnica cambio Euro/Dollaro 29 maggio 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro resta sotto pressione sui mercati valutari, a causa della crisi delle banche in Spagna che ieri ha portato il titolo Bankia a perdere fino al 30% nell’intraday. Il terzo gruppo bancario spagnolo ha chiesto 19 miliardi al governo Rajoy per evitare il crack, dopo la prima iniezione di liquidità da 4,5 miliardi avvenuta alcuni giorni fa. Gli investitori sono preoccupati e temono un effetto-domino sulle altre banche, non solo spagnole, con un rating junk. Ieri lo spread spagnolo è salito a 510 punti base, ai massimi dall’introduzione dell’euro.

Buone notizie, però, dalla Grecia in quanto il Fondo ellenico di stabilità finanziaria ha versato 18 miliardi di euro provenienti dall’Efsf nelle casse della Banca Nazionale (6,9 mld), Alpha (1,9 mld), Eurobank (4,2 mld) e Banca del Pireo (5 mld). In questo modo gli istituti di credito greci potranno tornare a finanziarsi allo sportello Bce, dopo essere stati esclusi dal canale per scarsa capitalizzazione.

TARGET EURO/DOLLARO FINE MAGGIO 2012

La crisi in Spagna e Grecia continua a tenere sotto stress il cambio euro/dollaro, che la settimana scorsa aveva toccato il minimo più basso da luglio 2010 a 1,2495. Ieri, dopo un buon rimbalzo mattutino, il cambio è stato nuovamente respinto sulla key area di 1,2620 e ha cominciato a perdere terreno dopo la perdita del supporto di area 1,2570-60.

PIANO D’EMERGENZA UE PER USCITA GRECIA DALL’EURO

Durante la sessione asiatica, il cambio euro/dollaro è sceso fino a 1,2509 ma non è andato a testare i minimi di periodo. E’ un segnale importante: la mancata rottura dei minimi relativi fa sì che, in caso di breakout deciso di 1,2620, il cambio possa rimbalzare con maggiore forza fino a 1,2750 – 1,28.