Cambio euro-dollaro ai minimi da tre settimane sotto 1,31

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Il tasso di cambio euro-dollaro continua a perdere valore sul forex, appesantito dal clima di risk off generalizzato sui mercati finanziari, dalla forza del biglietto verde dopo le recenti mosse della FED sul quantitative easing e dal caos in Grecia, con il Fmi che ha “minacciato” la sospensione della propria quota di aiuti finanziari. I prezzi sono scesi questa mattina fin sotto 1,31, toccando il minimo più basso delle ultime tre settimane a 1,3078. Solo dopo la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici nell’eurozona è avvenuto un lieve rimbalzo tecnico.

Stamattina è stato diffuso il dato sull’indice IFO tedesco, che a giugno è salito leggermente a 105,9 punti dai 105,7 punti del mese precedente. L’indice che monitora il clima di fiducia delle imprese tedesche è risultato in linea con le stime degli analisti finanziari. L’indice sulla situazione corrente è peggiorato a 109,4 punti dai 110 punti di maggio, mentre l’indice sulle aspettative future è cresciuto a 102,5 punti dai 101,6 punti del mese scorso.

A sorpresa è salito con decisione l’indice di fiducia dei consumatori in Italia, che a giugno è passato a 95,7 punti dagli 86,4 punti di maggio (dato rivisto al rialzo da 85,9 punti). Gli analisti finanziari avevano preventivato un lieve miglioramento dalla prima stima di maggio fino a 86,3 punti. L’indice è così salito sui livelli più alti da marzo 2012. Sul forex l’euro ha evitato nuovi ribassi.

Il cambio euro-dollaro potrebbe iniziare un leggero rimbalzo tecnico, spingendosi fino in area 1,3150- 1,3170, ma solo in caso di superamento deciso della resistenza di area 1,3120. A sostenere il rimbalzo dei prezzi potrebbe essere il miglioramento degli indici azionari europei, ma soprattutto un ritorno della positività a Wall Street. In caso di breakout ribassista deciso di 1,3080-75, i prezzi potrebbero accelerare ancora fino a 1,3050 – 1,3030.