Cambio euro/dollaro ai minimi da oltre un mese sotto 1,30

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La forza generalizzata del dollaro americano sui mercati valutari è stata decisiva anche per le sorti del tasso di cambio euro/dollaro, che fino a giovedì scorso sembrava ancora avere le carte in regola per puntare verso quota 1,32. Poi il crollo, dovuto a un enorme flusso di acquisti sul biglietto verde a seguito della pubblicazione del dato delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, scese sui livelli più bassi degli ultimi 5 anni. Il cross euro/dollaro ha innescato la retromarcia ed è crollato sotto 1,30.

I prezzi hanno perforato tutti i principali supporti, da 1,3030 a 1,30 e addirittura 1,2950. Il cambio si è spinto fino a 1,2935, toccando così il livello più basso da oltre un mese. Qui sono iniziate le ricoperture degli short, considerando anche che il movimento direzionale ribassista è stato esplosivo e particolarmente brusco. Gli investitori hanno preferito prendere profitto e lasciato momentaneamente campo libero ai compratori.

SUPER-DOLLARO GRAZIE A SUSSIDI AI MINIMI DAL 2008

Stamattina il cambio euro/dollaro sta provando a rimbalzare, appoggiandosi sul supporto di area 1,2960. In attesa dell’apertura delle contrattazioni sulle borse europee, i prezzi sembrano potersi avviare verso il test della soglia psicologica di 1,30, dove però è probabile un deciso contrattacco dei venditori. Il cross potrebbe salire fino a 1,30 e forse anche fino a 1,3030, ex supporto e ora resistenza.

DOLLARO AUSTRALIANO PERDE APPEAL SUL FOREX

Queste due aree di prezzo sono potenzialmente appetibili per l’apertura di posizioni short, per target di breve periodo posti a 1,2935 prima e 1,2870 poi. Il ritorno della positività si avrebbe solo in caso di ritorno sopra 1,31, ma probabilmente è necessaria una conferma in chiusura di seduta. Oggi è atteso l’inizio del meeting dell’Eurogruppo, mentre nel pomeriggio sarà pubblicato il dato sulle vendite al dettaglio negli Usa.