Fed, ancora possibile un innalzamento dei tassi a settembre?

Il dollaro ha lasciato sul terreno più dell’uno per cento contro l’euro e lo yen durante la giornata di venerdì, quando sono stati resi noti i dati del settore manifatturiero in Cina sul Calendario Economico.

Dati che hanno sorpreso al ribasso le aspettative degli analisti.

Sono così in aumento le preoccupazioni sulla crescita globale e un forte calo delle aspettative che la Federal Reserve – banca centrale degli Stati Uniti – eleverà i tassi di interesse a settembre.

L’attività manifatturiera cinese ha registrato una contrazione record di 6 anni e mezzo nel mese di agosto, aggravando i timori degli investitori per il rallentamento della crescita della seconda economia più grande al mondo, alimentando il selloff sui mercati azionari e sui prezzi delle materie prime.

I mercati si stavano ormai preparando al tanto atteso rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve per la prima volta dopo quasi 10 anni nel mese di settembre.
Tuttavia, i dati economici cinesi più deboli del previsto, la continuazione dei prezzi delle materie prime e dei dati sull’inflazione statunitensi poco convincenti hanno offuscato le aspettative per un aumento dei tassi nel breve termine.

I tassi più elevati aumenterebbero il costo dei prestiti per consumatori e imprese, danneggiare di riflesso la spesa e la crescita economica.

Nel frattempo, Credit Agricole rimane pronta a vendere euro sul cambio euro-dollaro durante i rally, con il biglietto verde che potrebbe beneficiare di un ritorno dell’aspettativa per un rialzo dei tassi di interesse Fed nel mese di settembre, anche se dopo i dati provenienti dalla Cina rendono difficoltoso l’orientamento di politica monetaria della banca centrale degli Stati Uniti.