Forex euro/franco svizzero a 1,30 entro fine 2013?

Da qualche giorno il franco svizzero è tornato ad apprezzarsi con decisione, quando ormai sembrava destinato a seguire le orme dello yen in uno scenario di mercato caratterizzato da un forte appetito per il rischio e dalla svalutazione delle cosiddette “monete rifugio”. In realtà il franco resta ancora un porto sicuro che gli investitori faticano a liquidare completamente, anche se l’attuale contesto di mercato è molto favorevole all’assunzione di maggiori rischi. Il tasso di cambio euro/franco svizzero è sceso oggi sui minimi degli ultimi sette giorni a 1,2334, allontanandosi dai massimi di periodo.

Poco meno di un paio di settimane fa il cambio euro/franco era salito fino in area 1,2570, toccando il livello più alto da giugno 2011. I prezzi erano riusciti a passare da area 1,21 a 1,2570 circa nel giro di appena sette sedute, ma poi i grandi compratori sono quasi del tutto scomparsi favorendo la discesa delle quotazioni verso 1,23. Secondo gli esperti del mercato valutario, la Snb non avrebbe alzato il peg da 1,20 a 1,25 come desideravano magari gli investitori.

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Così è venuta meno una “protezione” importante agli investimenti ribassisti sulla moneta elvetica, facendo così ritornare in auge il franco. Ad ogni modo il trend rialzista di euro/franco non è ancora del tutto compromesso. In caso di tenuta di area 1,23 – 1,2250, potrebbe formarsi una nuova base accumulativa in grado di ristabilire il trend rialzizta con primo target a 1,25.

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Nei prossimi mesi, se il sentiment dovesse restare positivo, il cambio euro/franco potrebbe spingersi ancora più in alto. In caso di chiusura weekly sopra 1,26, ci sarebbe la possibilità di un nuovo allungo verso 1,2750 prima e 1,30 poi entro fine anno. Intanto, la Snb ha comunicato che nell’ultimo trimestre del 2012 le riserve in euro sono tornate a crescere, toccando il 49% del totale.