Forex, meno due a Jackson Hole: Fed alzerà i tassi?

I mercati attendono con estremo interesse l’intervento del presidente Fed, Janet Yellen, previsto durante il simposio annuale di Jackson Hole. Venerdì 26 agosto potrebbe dunque essere fatta maggior chiarezza sulle prossime mosse relative ai tassi Usa.

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Ulteriori conferme potrebbero poi giungere dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione in agenda il prossimo 2 settembre: se i dati risulteranno solidi ci si potrà aspettare un rialzo dei tassi già il prossimo 20-21 settembre. Diversamente si dovrà attendere il vertice del Fomc del 13-14 dicembre.

Nel fine-settimana, il governatore della Banca del Giappone (BoJ) Kuroda ha detto al quotidiano Sankei che, alla riunione del 21 settembre, i tassi potrebbero diventare ancor più negativi, aggiungendo che c’è spazio per un ulteriore allentamento. Contemporaneamente, i membri della Fed continuano a dire che un rialzo del tasso prima della fine dell’anno rimane un’opzione. Al momento l’USD/JPY continua a passare di mano intorno a 100.

Così gli esperti

A nostro avviso, i mercati hanno già scontato un intervento molto esteso della BoJ e l’impostazione da colomba della Fed. Entriamo in una fase in cui è in gioco la credibilità delle banche e, come è evidente, i recenti interventi verbali dei banchieri non hanno praticamente mosso i mercati. È evidente che la BoJ allenterà la sua politica, l’unica preoccupazione dei mercati è “di quanto”? Inoltre, i mercati nutrono molti dubbi sulla Fed, che ha paura di tagliare i tassi dello 0,25%. La vera ragione è che il servizio del debito diventerebbe troppo costoso. Stiamo monitorando attentamente il mercato dei bond, che si trova in una grossa bolla. Con il denaro gratuito gli investitori continuano a comprare bond per la rivalutazione del capitale e non per i rendimenti.