Su quali materie prime investire nel 2013 secondo Morgan Stanley

Gli analisti delle principali banche d’affari di tutto il mondo sono pronti a scommettere in una ripresa del mercato azionario nel corso del prossimo anno. Tuttavia, pur consigliando agli investitori di aumentare la quota del proprio portafoglio destinata a titoli azionari, sottolineano l’importanza di attuare un’attenta diversificazione per ottimizzare i guadagni e limitare i rischi.

Un portafoglio opportunamente diversificato non può pertanto risultare privo di una componente dedicata alle materie prime.


Al riguardo, in particolare, gli analisti di Morgan Stanley ritengono che tra le materie prime che, in base alle loro previsioni, nel corso del 2013 registreranno le migliori performance e sulle quali vale quindi la pena investire figurano ai primi posti oro e argento, seguiti da granturco e soia.

In particolare, secondo la banca d’affari statunitense, durante il prossimo anno l’argento seguirà l’andamento dell’oro, che dovrebbe beneficiare del basso livello dei tassi d’interesse reali, degli acquisti da parte delle banche centrali e delle incertezze geopolitiche. Pertanto, il prezzo medio dell’argento dovrebbe aggirarsi intorno ai 35 dollari all’oncia, mentre quello dell’oro a 1.853 dollari all’oncia.

Per quanto riguarda il granoturco e la soia, Morgan Stanley pensa che i ritardi dei raccolti nell’America meridionale limiteranno le forniture, con conseguente aumento dei prezzi. Al contrario, invece, la banca d’affari ha una visione ribassista su alluminio, zucchero, nichel e uranio, in quanto a suo avviso l’offerta supererà la domanda.