Corsa agli sportelli in Grecia

La crisi greca sta diventando sempre più acuta. Dopo il flop elettorale, che ha evidenziato una netta frammentazione politica, e l’incapacità di formare un governo di unità nazionale per evitare nuovamente le urne, il nuovo rischio per la Grecia è la corsa agli sportelli. In questi giorni si parla tanto di una possibile uscita del paese dall’euro, ipotesi che secondo Citigroup ha una possibilità del 75% di avverarsi nel giro di pochi mesi. Eppure a far paura è soprattutto la corsa agli sportelli, iniziata all’inizio della settimana.

Tra lunedì e martedì sarebbe avvenuta una fuga di capitali pari a 1,2 miliardi di euro, cioè lo 0,7% del totale dei depositi nazionali. I greci sono sempre più spaventati a causa di un’economia che non cresce da oltre tre anni, da un debito pubblico altissimo nonostante gli aiuti di Ue-Fmi e la ristrutturazione del debito stesso, ma anche dal possibile ritorno a una dracma svalutata. Da fine 2009 il pil greco è sceso del 14%, mentre la disoccupazione è balzata al 21,8%. Il rapporto debito/pil ancora oggi è al 165%.

GRECIA SEMPRE PIU’ VICINA A USCIRE DALL’EURO

Secondo Manos Matsaganis, professore di Economia all’Università di Atene, “a spaventare i correntisti bancari sono state le incaute parole di Stratoulis, sindacalista dei dipendenti pubblici e membro di Syriza, che aveva parlato della possibilità di usare i fondi dei conti correnti per lo sviluppo del paese”. Le dichiarazioni sono state subito ritrattate ma hanno comunque creato tensione tra i correntisti.

GRECIA FUORI DALL’EURO SE NON RISPETTA LE REGOLE SECONDO BARROSO

I risparmiatori non si fidano più di tenere i soldi nella banche e tra l’altro la BCE ha anche ridotto notevolmente la fornitura di liquidità agli istituti di credito ellenici, che ora vengono finanziati attraverso il fondo speciale Ela (Emergency liquidity assistance) della Banca centrale greca. La gente preferisce tenere il denaro sotto il materasso, portarlo in filiali estere oppure depositarlo nelle banche della vicina Cipro.