Nuovo taglio tassi di interesse inizio 2012 previsto dagli analisti

Nel giro di pochissimi mesi le previsioni sull’andamento dei tassi di interesse si sono completamente ribaltate. Basti pensare che solo in occasione della riunione tenuta lo scorso luglio l’ormai ex presidente Jean-Claude Trichet aveva lasciato presagire l’intenzione della Bce di portare i tassi di interesse all’1,75% durante l’autunno e al 2% nel corso dei primi mesi del 2012.

La nuova crisi iniziata nel corso dell’estate e l’aggravarsi della crisi che sta colpendo l’economia europea, tuttavia, hanno completamente ribaltato lo scenario, tanto che durante la riunione di novembre l’istituto con sede a Francoforte ha deciso a sorpresa di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli dall’1,5% all’1,25%.

TASSI DI INTERESSE TAGLIATI DALLA BCE A NOVEMBRE 2011

La decisione è stata presa alla luce del difficile contesto economico e finanziario e soprattutto nel disperato tentativo di favorire la crescita mediante una politica economica che renda più semplice l’accesso al credito da parte delle famiglie e delle imprese.

Il taglio dei tassi di interesse attuato nei giorni scorsi, dunque, sebbene sia stato accolto positivamente dal mercato, ha colto di sorpresa gli analisti, che avevano previsto un primo taglio dei tassi in occasione della riunione di dicembre. A questo punto, dunque, la maggior parte degli analisti ritiene che un nuovo taglio verrà probabilmente attuato nel corso dei primi mesi del 2012, quando il tasso di riferimento verrà portato all’1%.

AUMENTO SPREAD MUTUI 2011-2012

Nel corso della conferenza stampa che ha seguito la riunione della Bce, il neo presidente Mario Draghi non ha fornito significative indicazioni in merito al futuro andamento dei tassi di interesse, affermando che sebbene la decisione di procedere al taglio di un quarto di punto percentuale sia stata presa all’unanimità, questo non significa che sono programma altri tagli nel corso dei prossimi mesi, in quanto decisioni a riguardo verranno prese di volta in volta e in base all’evoluzione dell’attuale situazione economica e finanziaria.