
Da tale svalutazione è derivato un impatto negativo netto a conto economico pari a 14,2 milioni di euro, in assenza del quale l’utile consolidato avrebbe registrato una crescita del 31% a 111 milioni di euro.
Da tale svalutazione è derivato un impatto negativo netto a conto economico pari a 14,2 milioni di euro, in assenza del quale l’utile consolidato avrebbe registrato una crescita del 31% a 111 milioni di euro.
L’accordo è stato siglato tra Eni e N.V Nuon Energy, società controllata da Vattenfall AB, e prevede il trasferimento ad Eni di Nuon Belgium NV, società che si occupa della fornitura di elettricità e gas a circa 550.000 clienti, nonchè delle società Nuon Wind Belgium NV e Nuon Power Generation Walloon NV.
La denuncia, in particolare, riguarda 57.000 azioni Bulgari e che sarebbero state incluse nell’Opa pur non facendo parte dell’accordo. Questo errore è stato in un certo senso ammesso da LVMH lo scorso 18 luglio, quando attraverso un comunicato è stato rettificato il numero delle azioni includendo anche i 57.000 titoli inizialmente non previsti.
L’aumento della domanda secondo gli esperti è da ricondurre soprattutto all’incremento della domanda proveniente dalla Cina e dai Paesi Emergenti, in particolare le stime parlano di un incremento dal 15% rispetto ad oggi.
Si tratta di un’operazione molto importante in quanto darà vita ad una nuova compagnia aerea il cui fatturato, stando alle prime stime, dovrebbe aggirarsi intorno agli 800 milioni di euro.
Se ieri, infatti presso il LSE (London Stock Exchange) l’oro raggiungeva 1.579 dollari l’oncia, oggi, all’apertura del NYSE (New york Stock Exchange) saliva a quota 1.579,70 dollari l’oncia.
Un aumento considerevole, dunque, che, soltanto nell’ultima settimana, è stata del 10%.
La posta in gioco, comunque, rimane altissima investendo questioni quali la solidità del nostro paese e la capacità italiana di rifinanziare il debito, valori che, a seguito degli eventi internazionali, erano stati messi fortemente in discussione.
Ad annunciarlo è stato il commissario europeo alla regolamentazione finanziaria, Michel Barnier, il quale ha spiegato che la Commissione europea proporrà di vietare alle agenzie di rating la possibilità di fornire valutazioni sui paesi europei che hanno ricevuto degli aiuti internazionali per cercare di sanare il proprio debito.
Una decisione ampiamente prevista dal mercato, dal momento che un leggero rialzo a luglio 2011 era stato lasciato intendere dal presidente Jean Claude Trichet nel corso della consueta conferenza stampa che ha seguito la riunione tenuta lo scorso mese.
La maggior parte dei traders, infatti, nonostante il quadro non molto positivo degli ultimi giorni, è tornata a speculare proprio sull’euro che, dopo due giorni di continue vendite, e nonostante rappresenti uno degli asset più volatili, ha ricominciato a guadagnare terreno.